Inter-Bordeaux, l’incontro per Malcom nasconde molto altro: ecco il segnale di Zhang

"Il filone di pensiero deve essere quello esposto da Luciano Spalletti nella conferenza stampa di fine campionato: vietato illudere e deludere. Che è un po’ quanto invece era accaduto la scorsa estate quando i nomi a lungo sponsorizzati sono poi rimasti solo specchietti per le allodole, tanto che lo stesso tecnico toscano si era rifiutato di condividere con la società l’obiettivo Champions. Le promesse erano altre. È dunque obbligatoria la cautela, ma è altrettanto importante riconoscere quelle avvisaglie che presentano un cambiamento. Anche perché l’evoluzione è sotto gli occhi di tutti. L’incontro tra Inter e Bordeaux per Malcom è stato raccontato come un qualsiasi appuntamento di mercato tra due società, una che vende e l’altra che intende comprare. In realtà tra le righe la storia racconta anche altro ed è forse questo che inizia ad accendere l’entusiasmo dei tifosi.

"L’Inter si è seduta al tavolo dei francesi ben consapevole di quelle che fossero le richieste per il brasiliano: 40 milioni? Ok, parliamone. È un segnale che arriva forte e chiaro. Sono i primi passi di una società che inizia a risalire la china. Frutto del grande lavoro di Spalletti (determinante la qualificazione in Champions) e di quello di Suning, che dalla Cina continua ad aumentare il fatturato della società grazie all’integrazione di nuovi sponsor. L’avvenuto incontro per Malcom è un gesto che segna le intenzioni. Da non sopravvalutare perché non si è certo alle firme, ma neanche da sottovalutare se nella memoria è ancora fresco il passato. L’Inter siede a tavoli riservati, tratta giocatori da 40 milioni di euro e tutto questo sembrava impraticabile solo pochi mesi fa, quando sfumò l’operazione Schick con la Sampdoria per mancanza di fondi da investire nel mercato estivo. Non c'è dubbio, qualcosa sta cambiando.