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"Contro il Benfica erano sparsi in campo sia Darmian che De Vrij e Acerbi, i tre che giocheranno domenica in un reparto arretrato ancora in emergenza. A Lisbona Matteo soffriva nelle terre di Dumfries, mentre in A tornerà ad adattarsi da braccetto sul centro-destra. Al contrario, l’olandese in mezzo e l’altro azzurro sul centro-sinistra continueranno nelle stesse posizioni dell’Allianz Stadium. Domenica, però, giocherà la squadra tipo in ogni reparto, sempre al netto degli infortunati, e l’altalenante Bisseck visto in Portogallo tornerà in panchina in attesa di tempi migliori. Insomma, riecco Darmian-De Vrij-Acerbi in partenza per scacciare via la paura di Kvara e Osimhen".
"Il test è duro, ma questa Inter otto volte su tredici non ha subito reti in campionato. Il primato di “clean sheet” è al momento condiviso con la Juve, pratica e sbarazzina di Allegri. Quella di Inzaghi è anche la formazione che in campionato ha subito meno tiri in generale (119) e meno conclusioni dirette nello specchio (33). Giusto per capire, in quest’ultima voce ad altezza Napoli c’è scritto “45”: è il segno che, se attaccati, i campioni di Italia concedono. La ThuLa, pronta a riconnettersi, è avvisata delle crepe nel muro di Mazzarri, anche se spesso sono proprio loro, i due attaccanti, i primi difensori di Simone. Rincorrono gli avversari fino all’area, mentre Barella e soprattutto Calha “sporcano” palloni in mezzo. La novità rispetto all’anno scorso è questo pressing portato con maggiore raziocinio. La fase difensiva interista è un lavoro di gruppo, è collettivismo e solidarietà", aggiunge Gazzetta.
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