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Dopo la rimonta di Benfica, l'Inter sarà in campo domenica sera in casa del Napoli. Altro test complicato per i nerazzurri, per questo Inzaghi si riaffiderà ai titolari. Tornerà la difesa quasi impenetrabile, quella vista anche contro la Juventus e che dà grande sicurezza a tutta la squadra.
"Le difficoltà di Onana nella sua nuova vita dipendono (in parte) anche dalla differenza enorme tra il reparto di acciaio che lo proteggeva all’Inter e quello friabile come un grissino che ha davanti ora. L’ex nerazzurro non ha smarrito il suo talento, a volte bizzarro e spesso estremo, paga un calo di fiducia e un ambientamento complesso, ma è anche il contesto a dar luce (o a mettere nei guai) un portiere. Sommer, sta facendo un figurone anche perché lo supporta la migliore difesa del campionato. Col gol dalla Juve, ne ha presi 7 appena in 13 partite, sempre uno in meno dei bianconeri secondi. La metà del Napoli che aspetta gli interisti al Maradona", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Contro il Benfica erano sparsi in campo sia Darmian che De Vrij e Acerbi, i tre che giocheranno domenica in un reparto arretrato ancora in emergenza. A Lisbona Matteo soffriva nelle terre di Dumfries, mentre in A tornerà ad adattarsi da braccetto sul centro-destra. Al contrario, l’olandese in mezzo e l’altro azzurro sul centro-sinistra continueranno nelle stesse posizioni dell’Allianz Stadium. Domenica, però, giocherà la squadra tipo in ogni reparto, sempre al netto degli infortunati, e l’altalenante Bisseck visto in Portogallo tornerà in panchina in attesa di tempi migliori. Insomma, riecco Darmian-De Vrij-Acerbi in partenza per scacciare via la paura di Kvara e Osimhen".
"Il test è duro, ma questa Inter otto volte su tredici non ha subito reti in campionato. Il primato di “clean sheet” è al momento condiviso con la Juve, pratica e sbarazzina di Allegri. Quella di Inzaghi è anche la formazione che in campionato ha subito meno tiri in generale (119) e meno conclusioni dirette nello specchio (33). Giusto per capire, in quest’ultima voce ad altezza Napoli c’è scritto “45”: è il segno che, se attaccati, i campioni di Italia concedono. La ThuLa, pronta a riconnettersi, è avvisata delle crepe nel muro di Mazzarri, anche se spesso sono proprio loro, i due attaccanti, i primi difensori di Simone. Rincorrono gli avversari fino all’area, mentre Barella e soprattutto Calha “sporcano” palloni in mezzo. La novità rispetto all’anno scorso è questo pressing portato con maggiore raziocinio. La fase difensiva interista è un lavoro di gruppo, è collettivismo e solidarietà", aggiunge Gazzetta.
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