LEGGI ANCHE
Perché sarà difficile ottenere gli stessi dati della passata stagione ma la prestazione della squadra c’è stata. E non può essere minimizzata guardando solamente il risultato.
Non si può giudicare sempre e solo in base al risultato e iniziare con i processi perché vuol dire non aver imparato nulla. L’Inter di oggi ha tutto ciò che serve per poter restare nelle zone alte: una dirigenza competente ed esperta, uno dei migliori allenatori su piazza e una squadra di livello alto che gioca un calcio esaltante. Si poteva migliorare? Certamente e la società è intervenuta dove si riteneva ci fosse da intervenire. A mio avviso sarebbe servito un esterno di fascia anche a prescindere dall’infortunio di Buchanan ma è un mio parere personale. Dissento da chi premeva per l’arrivo di un difensore centrale perché a mio avviso ( ma non solo mio ) nella retroguardia tra Pavard e Bastoni all’occorrenza un centrale si rimedia le priorità non potendo fare tutto, erano altre. Certo un braccetto esperto al posto del giovane Palacios sarebbe stato auspicabile soprattutto se si punta a fare bene in Champions ma abbiamo capito quali sono i principi della nuova proprietà.
Per l’attacco resta un po’ l’amaro in bocca per non essere riusciti a trovare una sistemazione per Arnautovic e Correa, ma abbiamo visto che è stato un problema di molti quello di sistemare gli esuberi.
Ma il mercato estivo ci ha mostrato come Juventus e Napoli abbiano alzato notevolmente l’asticella con investimenti massicci. Ma non leggiamo obblighi a vincere con fallimenti annessi come un anno fa e già questo dovrebbe farvi riflettere sulle enormi pressioni a cui è stato sottoposto l’ambiente un anno fa. Un ambiente che ha saputo rispondere alla grande.
Vi lascio con una segnalazione: l’Inter giocherà sempre di mercoledì prima dei due derby di campionato e di Inter-Juve e sempre in trasferta. Nelle stesse circostanze Milan e Juve giocano di martedì.
© RIPRODUZIONE RISERVATA