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"C'è chi lo fa in mediana, chi in posizione più avanzata o addirittura sulla trequarti, accumulando statistiche varie e disomogenee. A ogni modo sarà senz'altro un vanto per Calhanoglu constatare come tra i giocatori esaminati soltanto Luka Modric del Real Madrid abbia creato più grandi occasioni di lui (8 a 6). Rigori esclusi, molte voci sui gol sono simili - bene Rodri del Manchester City ed Enzo Fernandez del Chelsea -, mentre sugli assist previsti Frenkie de Jong del Barcellona è l'unico davanti al turco, senza però averne completato nemmeno uno (!)".
"Nei passaggi chiave l'esempio resta l'intramontabile Modric che ne sfoggia più di due a partita in media ma, proprio come in Italia, non c'è alcun regista che può spiegare all'interista come e quanto entrare nell'ultimo terzo di campo. Lo fa oltre 7 volte a partita, mentre solamente la metà dei top nel ruolo supera con fatica le 4 incursioni. Concludiamo con le due voci migliorabili anche per via del raggio d'azione dei protagonisti: i passaggi precisi e i duelli vinti. Nella prima voce spadroneggiano i dettami di Josep Guardiola e del suo allievo Xavi Hernandez, che spingono Rodri a quota 99 passaggi a partita e de Jong a 80 (Calhanoglu a 54). E per i duelli? Sono sempre loro due a segnare la strada pur essendo meno efficaci del Lobotka dello scorso anno, con Fernandez che mostra però un'eccellente percentuale".
(Gazzetta dello Sport)
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