La strategia del club nerazzurro per l'assalto all'attaccante del Genoa comprende più fasi
Albert Gudmundsson è il nome che l'Inter ha in testa per completare l'attacco di Inzaghi. Il timore è che la Juventus anche stavolta possa inserirsi su un obiettivo di mercato nerazzurro, ma il Corriere dello Sport spiega: "La sensazione è che, per l’attaccante islandese, quella di Giuntoli sia innanzitutto un’azione di disturbo, un modo per non lasciare campo libero ai rivali e per essere comunque informato. Tanto più che, come il club nerazzurro, nemmeno la Juve è nelle condizioni di affondare il colpo nell’immediato. Ci sono altre priorità per rafforzare la rosa di Thiago Motta e anche una serie di elementi da sistemare. Per viale Liberazione, invece, il vero problema è trovare il modo di sostenere un’operazione da almeno 30 milioni di euro".
Come risolvere tale ostacolo, quindi? Si legge sul quotidiano: "L’ultima idea, al momento studiata soltanto al tavolino, è quella di proporre al Genoa un prestito molto oneroso, aggiungendo un semplice diritto e non un obbligo. Con l’investimento iniziale che potrebbe anche arrivare a 10 milioni di euro. In sostanza, si tratta di individuare la cifra per la quale la società rossoblù si sentirebbe sufficientemente garantita per un successivo acquisto a titolo definitivo. Rinunciare, per l’Inter, significherebbe infatti aver sprecato quei 10 milioni spesi inizialmente. Può essere la strada giusta? È ancora tutto da scoprire. Anche perché un altro nodo da sciogliere è l’entità del riscatto. Visto che il club nerazzurro vorrebbe restare al di sotto dei 30 milioni complessivi".