Giornata molto importante in casa Inter. I dirigenti nerazzurri, infatti, oggi hanno incontrato quelli dell'Uefa per discutere del Fair Play Finanziario e dei conti del club. Le parti hanno discusso per circa due ore e mezza e l'amministratore delegato Alessandro Antonello ha risposto a diverse domande in merito all'esercizio concluso lo scorso giugno, terminato con una perdita di 24.6 milioni di euro, dai quali bisogna sottrarre le spese virtuose come gli investimenti sul settore giovanile o le infrastrutture. Questo il punto di Calcio e Finanza dopo l'incontro di oggi: "Nel corso dell’incontro con la Commissione Uefa, particolare attenzione è stata fatta, da parte dei rappresentanti della federcalcio europea, ai contratti di sponsorizzazione: in particolare quelli siglati con Suning, azionista di maggioranza del club nerazzurro.
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Inter, c’è ottimismo per il Fair Play Finanziario dopo l’incontro con l’Uefa: i dettagli
Calcio e Finanza illustra come, in casa Inter, filtri ottimismo dopo l'appuntamento a Nyon
L’Uefa infatti pone l’attenzione sul peso delle sponsorizzazioni da parte correlate: se eccedono il 30% dei ricavi complessivi e se non hanno un valore congruo rispetto al reale valore della sponsorizzazione, la Commissione può riportarli (in seguito ad analisi di società terze) al fair value, riducendo di fatto la portata delle entrate. L’Uefa ha voluto così porre l’attenzione sugli accordi di naming rights che Inter e Suning hanno stretto per quanto riguarda i centri sportivi di Appiano Gentile e Interello (sede del settore giovanile), oltre all’accordo relativo alla sponsorizzazione del materiale di allenamento. I dirigenti nerazzurri hanno invece voluto sottolineare al progetto di Suning per quanto riguarda il futuro del club e la crescita commerciale in Cina, soprattutto in relazione alle possibili nuove risorse che possono arrivare dal mercato asiatico.
La risposta dell’Uefa sui conti del 2016/17 arriverà così dopo metà maggio: in casa nerazzurra resta la certezza di aver rispettato i parametri - continua Calcio e Finanza -, filtra così ottimismo per la risposta dell’Uefa. Cosa potrebbe succedere se, invece, l’Uefa non certificasse il rispetto dei parametri di bilancio, che imponevano un risultato in pareggio nei conti ai fini del FPF? Se l’Inter riuscisse a contere la perdita (sempre ai fini del FPF) entro i 10 milioni, il problema sarebbe limitato al pagamento di una multa da 7 milioni di euro. Nell’ipotesi peggiore, ovverosia nel caso in cui la perdita superasse i 10 milioni, la società nerazzura si troverebbe costretta a rinegoziare l’accordo con l’Uefa, con nuove possibili sanzioni. Dal punto di vista sportivo, invece, dovrebbe rimanere anche per la prossima stagione la limitazione alla rosa europea: come nella passata stagione, infatti, l’Uefa dovrebbe confermare la sanzione a causa delle violazioni dei paletti fissati per l’ambito sportivo (una violazione già indicata dalla Commissione in un documento aggiornato al dicembre 2017, in cui si parla di “parametri intermedi nella stagione 2016/17 rispettati parzialmente”). Il rischio è quindi, come avvenuto nel 2016/17, di non poter utilizzare alcuni calciatori nelle coppe europee".
(Calcio e Finanza)
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