E' stata una settimana molto particolare in casa Inter. Il pareggio con il Napoli aveva un po' risollevato il morale per come era arrivato: due volte sotto, due volte i nerazzurri avevano pareggiato mettendoci carattere, in una gara in cui comunque avevano giocato per vincere (nei primi 45 minuti gli uomini di Benitez non erano pervenuti).
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Inter, che settimana! E ora testa al Cesena: servono i tre punti. La formazione…
E’ stata una settimana molto particolare in casa Inter. Il pareggio con il Napoli aveva un po’ risollevato il morale per come era arrivato: due volte sotto, due volte i nerazzurri avevano pareggiato mettendoci carattere, in una gara...
Lunedì mattina però l'attenzione si è concentrata tutta sull'assemblea dei soci. Parole chiave quelle di Bolingbroke, ceo della società interista, che parla dei conti in rosso e della passata gestione della società dicendo: "Renderemo conto di ciò che faremo nei prossimi cinque anni all'Uefa, risponderemo di quello. Con le nuove regole il club non può essere più gestito come è stato fatto in passato".
Dal Westin Palace poco prima era uscito Massimo Moratti e quando i giornalisti gli avevano chiesto cosa pensasse di Mazzarri lui non aveva fatto troppi giri di parole: "Se decrescono i miglioramenti lo vedo nei guai". Il tecnico toscano gli replica in conferenza stampa, quello che dice è: "Non ho tempo, penso alla squadra, non spreco energie per rispondere a questo o quell'altro".
Il giorno dopo arrivano, un po' a sorpresa, ma non troppo, le dimissioni del presidente onorario e degli altri membri di minoranza del CdA. Erick Thohir le accetta e rimanda il suo rientro in Indonesia di un giorno per vedere i suoi dirigenti e il tecnico e ribadire che conta soprattutto quello che succederà in campo.
Perché bisogna tornare a vincere: il progetto nerazzurro dipende solo dai risultati, dai tre punti a cui i nerazzurri dovranno puntare in ogni partita. Il tycoon lo ha ribadito praticamente anche oggi quando ha ringraziato Moratti per tutto quello che ha fatto per l'Inter e ha poi aggiunto - nello stesso comunicato - che, fino al rientro in Italia a novembre, farà il tifo dalla distanza a cominciare da domani (vedrà la partita con i soci dell'Inter Club Indonesia). L'allenatore intanto ha spiegato in sala stampa di non aver mai avuto nessun problema con la famiglia Moratti e che non era sua intenzione offendere nessuno. E' ora di andare avanti.
A coronamento di una settimana incredibile anche dalla Pinetina sono arrivate notizie non bellissime (per usare un eufemismo) per il mister che giovedì sera ha perso M'Vila per almeno un mese e oggi ha perso Guarin per un risentimento muscolare. Questi due infortuni si aggiungono a quelli di Osvaldo, D'Ambrosio, Jonathan e Nagatomo. Poca possibilità di scelta dunque. Pensava di poter far riposare Kovacic, ma a quanto pare il croato dovrà giocare da titolare. Medel si è ripreso dal problema al polpaccio, era assente nella gara di EL contro il Saint-Etienne, è tra i convocati. Sull'esterno, a destra, dovrebbe esserci Obi con M'baye pronto a subentrare in caso di necessità. In panchina, pronto a dare una mano ai centrocampisti, ci saranno Kuzmanovic e Krhin. Fatta la conta, sul terreno di gioco del Manuzzi, dal primo minuto, potrebbe scendere questa formazione:
Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Obi, Hernanes, Medel, Kovacic, Dodo; Palacio, Icardi.
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