Il rammarico è tutto lì. Classifica e calendario daranno all'Inter altre due opportunità per blindare la zona Champions League, ma ieri i nerazzurri avrebbero potuto sfruttare meglio la chance del Maradona. Inzaghi l'aveva preparata in maniera condivisibile, risparmiando diversi titolari perché reduce dalle fatiche di Champions e ormai vicino anche alla finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. L'Inter in questo rush finale ha spinto col motore a mille perché nelle rotazioni aveva sempre funzionato tutto, ieri invece qualcosa è andato storto. E non è difficile individuarlo. L'espulsione di Gagliardini ha guastato irrimediabilmente i piani e costretto ad una gara ancora più sofferta.
copertina
Inter, al Maradona scena già vista: il rosso è il secondo colpo basso della stagione
Sembrava mettercela tutta l'ex Atalanta. Perché, diciamocelo chiaramente: avrebbe meritato già prima di lasciare il campo. Graziato dall'arbitro, non ha però cambiato registro. E l'intervento che porta al secondo giallo è una vera sciagura. Avrebbe dovuto permettere a compagni più stanchi di ricaricare le energie, li ha costretti invece a spenderne altre preziose in un finale di stagione costellato di impegni decisivi. Non il miglior addio possibile, considerando anche che in virtù dell'espulsione non metterà più piede a San Siro con la maglia nerazzurra. Si aggiunge a Skriniar, che prima di lasciare per infortunio aveva anche collezionato una espulsione per certi aspetti simile. Un marchio che il popolo nerazzurro difficilmente cancellerà.
LEGGI ANCHE
Sul tema è tornato anche Inzaghi nel post partita di ieri, focalizzandosi ovviamente attorno al rammarico per un risultato che tiene ancora in ballo il discorso qualificazione. Da oggi tornerà ad accantonarlo per qualche giorno, con la seconda Coppa Italia di fila con l'Inter nel mirino. Tra pochi giorni c'è la Fiorentina e l'impegno va onorato. Le scelte sono già fatte? Formazione e cambi di ieri sembrano indizi chiari, il mister però ha tenuto spiragli importanti aperti per Lukaku e altri. Due giorni per sbollire, ricaricarsi e sciogliere gli ultimi nodi. Il gran finale è alle porte e l'Inter non può più sbagliare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA