FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

copertina

Inter, come cambia il centrocampo con Conte: meno responsabilità per Brozovic, out Nainggolan

Il tecnico nerazzurro cambierà la filosofia di gioco della squadra

Fabio Alampi

In attesa di piazzare i primi colpi di mercato e di iniziare il lavoro sul campo, Antonio Conte sta già pensando a come e dove intervenire sulla sua nuova squadra: l'Inter, dopo anni di difesa a 4, passerà al 3-5-2, e le modifiche più importanti passeranno, oltre che dal modulo, dalla filosofia di gioco. La Gazzetta dello Sport analizza i cambiamenti che Conte apporteà alla sua Inter.

IL NUOVO CENTROCAMPO - "Dal possesso palla, che a volte si incartava e diventava sterile e orizzontale, si passerà a una maggiore verticalità, alla ricerca della potenza al servizio della qualità. Inevitabile che in questo modo cambino interpreti e gerarchie interne. L'innesto di Sensi punta proprio a superare la strozzatura, liberando le spalle «epiche» di Brozovic da tutto il peso della costruzione. Con l'ex-Sassuolo a fare il play davanti alla difesa, i due potrebbero alternarsi nella costruzione e il croato essere usato in un ruolo da interno, con possibilità di cercare giocata e tiro più vicino alla porta avversaria. Alla coppia si aggiungerà nei progetti Nicolò Barella, che può agire da un'area all'altra e garantire un plus di verticalità".

RIVALUTATI - "Gagliardini è stato subito tolto dal mercato, perché l'ex c.t. ritiene che le sue caratteristiche siano quasi uniche all'interno della rosa e che, dopo un'opportuna «spolverata», possa diventare importante per la sua Inter. Discorso simile vale per Vecino, che pure aveva avuto un ruolo meno marginale già nella scorsa stagione: la sua corsa, i suoi inserimenti e le sue doti nel gioco aereo sono un bagaglio da cui attingere. Ma si proverà anche a recuperare alla causa Candreva, che nell'ultima stagione ha visto un netto calo di rendimento e che sembrava ormai aver rotto con l'ambiente interista".

IN USCITA - "Per tre «rimandati a settembre» ci sono tre bocciati, tre ingranaggi che una volta rimontato il motore potrebbero rimanere in mano, fondamentalmente di troppo. Il più illustre è Radja Nainggolan, di cui Conte suggerisce la cessione, anche a costo di farla in prestito. Il Ninja preoccupa a livello disciplinare e non viene più considerato decisivo in campo: i 39 milioni spesi solo un'estate fa per il suo cartellino e l'ingaggio alto restringono le destinazioni possibili. Se tornasse un vecchio interessamento dalla Cina, potrebbe essere la soluzione. Gli altri esuberi sono i palleggiatori leggeri o poco performanti che rispondono ai nomi di Joao Mario e Borja Valero. Lo spagnolo può tornare a fare il «sindaco» a Firenze, il portoghese piace in patria e al Montecarlo".

tutte le notizie di