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L’Inter non cambia linea: niente compensi ai manager di Oaktree, come con Suning

Fabio Alampi Redattore 
I membri del consiglio di amministrazione nerazzurro, come in passato, continueranno a non ricevere alcun emolumento

La linea societaria dell'Inter per quanto riguarda la gestione finanziaria del consiglio di amministrazione non cambia: i membri del CdA nerazzurro continueranno a non ricevere alcun compenso. Secondo Calcio & Finanza, infatti, i nuovi consiglieri non avranno diritto ad eventuali emolumenti, esattamente come avveniva durante la gestione Suning.

Un eccezione è rappresentata da Carlo Marchetti e Amedeo Carassai, amministratori indipendenti, per i quali è stato scelto di «attribuire a ciascuno dei candidati consiglieri indipendenti (ovverosia Marchetti e Carassai, ndr) la remunerazione annua ai sensi dell'art. 2389, primo comma, del codice civile già deliberata dall'assemblea dei soci in data 8 luglio 2021», pari a 30mila euro annui.

Per tutti gli altri membri del CdA (Giuseppe Marotta, Alessandro Antonello, Alejandro Cano, Katherine Ralph, Renato Meduri, Carlo Ligori, Delphine Nannan e Fausto Zanetton), invece, la decisione è stata quella di «prevedere che agli altri candidati consiglieri non spetti alcun emolumento per la carica di amministratori della Società, dando atto che i nuovi Consiglieri hanno già preventivamente manifestato il proprio consenso a non ricevere alcun compenso in relazione alla carica (fatta eccezione per quanti di essi già intrattengano con la Società un rapporto di lavoro dipendente, i quali già ricevono una remunerazione ai sensi del rispettivo contratto di lavoro), e ferma restando la possibilità per il Consiglio di Amministrazione di attribuire una remunerazione agli amministratori investiti di particolari cariche, sentito il Collegio Sindacale».