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Inter, con Marotta basta cariche silenti. Mercato, c’è già un’idea chiara. Non fatevi fregare da…

Alfio Musmarra

L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: dall'arrivo di Marotta al mercato di gennaio

"L’arrivo di Marotta all’Inter ha ridestato un certo clima di eccitazione in tutto l’ambiente. Da qualche settimana l’Inter sarebbe su giocatori di mezza Europa pronti a lanciare l’assalto al Gotha del calcio. Peccato però che poi ci si svegli dal sogno, magari anche un po’ sudati e si torni alla realtà. Non fatevi fregare, non facciamoci abbindolare da nomi altisonanti e roboanti, restiamo con i piedi per terra. Che poi ci siano contatti, sondaggi, che si lavori per rinforzare la squadra è un conto ma che arrivino è un altro.

"Per gennaio l’idea della società è chiarissima: si resta così, salvo qualche scontento che chieda di essere ceduto e solo in quel caso si interverrà. Al momento però non c’è nulla affinchè si verifichi un’ipotesi del genere, tale da poter vaticinare chissà quale scenario apocalittico. Quindi ha anche poco senso parlarne. Ben diverso invece farlo a posteriori: quando più avanti magari, alla prima occasione, tutti i nomi ( e la lista è lunghissima ) ipoteticamente trattati dal club potrebbero essere usati come un boomerang per rinsaldare un caposaldo della campagna denigratoria in servizio permanente: vale a dire l’incapacità  di fare mercato.

"Evitiamo di incappare nel solito tranello già tentato a più riprese con l’arrivo di Sabatini: non ci sarà dualismo tra Ausilio e l’ex dirigente nato e cresciuto anche sportivamente a Varese. Non ci sarà alcun intralcio, non ci sarà un giocatore scelto da uno piuttosto che dall’altro, sarebbe un'argomentazione tanto provinciale quanto sterile e creata ad arte per generare zizzanie in una società che in passato non ha mai saputo arginare le inezie.

"Adesso finalmente si avrà in organigramma un Dirigente maiuscolo, capace, navigato e riconosciuto, con quello spessore che è purtroppo sempre mancato dai tempi del Triplete. Con questo non vogliamo mancare di rispetto all’Ad. Antonello, cui spetteranno compiti altrettanto importanti ma evidentemente meno mediatici, e neppure al Diesse, che spesso in questi anni si è caricato di responsabilità che andavano ben oltre le sue competenze e tutto questo in un contesto spesso difficile, intriso di tensioni con tutto quello che abbiamo dovuto sopportare in questi anni. Nello stupore del silenzio di altre cariche esistenti e silenti tranne che con gli amici di riferimento.

"Ma il peggio sembra ormai alle spalle, con l’assunzione della carica di Presidente da parte del giovane ed ambizioso Steven Zhang e l’arrivo di Beppe Marotta adesso sembrano esserci i prodromi per una società nuova, snella e meno legata ad obblighi e vincoli passati che spesso ne hanno minato l’azione. E’ chiaro che ancora ci saranno delle ‘scosse di assestamento’ fisiologiche e per certi versi anche dovute, ma la strada è finalmente segnata.