Nella giornata di ieri, Paolo Condò ha tirato le orecchie all'Inter per non aver riscattato Joao Cancelo. A suo dire, i nerazzurri avrebbero dovuto sacrificare anche Perisic pur di tenere il portoghese. Ma la cosa non sarebbe stata fattibile neanche a queste condizioni, dal momento che l'Inter aveva l'obbligo di non alzare la quota ammortamenti. Cancelo (prezzo 40 mln, per cinque anni di contratto, ammortamento pari 8 mln) avrebbe pesato a bilancio molto più di Perisic, la cui quota di ammortamento è inferiore a 3 milioni di euro.
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Inter, Condò si scusa: “Ho detto una cosa errata sul riscatto di Cancelo”. Ecco di cosa parla
L'Inter, a maggio, non era nelle condizioni di poter riscattare Joao Cancelo dal Valencia, malgrado la volontà
E proprio a questo si riferisce Condò con il suo tweet di scuse: "Le mie antiche difficoltà scolastiche con la matematica si riflettono nella perdurante incapacità di capire i meccanismi del FFP. Ieri ho sbagliato a dire che vendendo Perisic l’Inter avrebbe potuto trattenere Cancelo, e me ne scuso".
Per riscattare Cancelo, l'Inter avrebbe dovuto sacrificare anche Milan Skriniar, per liberare spazio alla voce ammortamenti. Un sacrificio che la società ha ritenuto di non voler compiere, malgrado le super offerte pervenute per il centrale slovacco. Non Icardi, che essendo all'Inter da molti anni, ha una quota ammortamento praticamente nulla. Anche vendendolo a 110 milioni, l'Inter non avrebbe liberato spazio per l'acquisto di Cancelo.
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