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Dopo le polemiche dell'ultima settimana, la Serie A è pronta a ripartire: nella giornata di ieri si è arrivati a un accordo, con il campionato che ricomincerà dalle sfide rinviate lo scorso weekend. L'Inter, quindi, tornerà in campo a cominciare dalla sfida con la Juventus. Antonio Conte e il suo staff, come riporta La Gazzetta dello Sport, hanno provveduto a tenere alta la tensione:
"I nerazzurri hanno resettato e sono ripartiti. Abbassando la testa e pedalando. Perché per Antonio la medicina migliore è sempre il lavoro. Ieri, per tenere altissima la tensione del suo gruppo ma anche per far «sfogare» la dirompente voglia di calcio dei giocatori, l'allenamento dell'Inter è stato in versione extralarge. Due ore e mezzo in campo a sudare, pur senza sapere ancora quale poteva essere il primo avversario dei nerazzurri alla ripresa".
VOGLIA DI RIPARTIRE - "Di buono c'è che i muscoli di molti interisti sono stati ripuliti dalle tossine dei tanti match in pochi giorni a inizio anno. I big nerazzurri alla sfida di Torino arrivano riposati e il motivatore doc Conte è stato bravo a tenere acceso l'interruttore della squadra, anche se la vetta occupata dalla Lazio adesso è lontana 8 punti e la Juve e a 6 punti. Tutti fremono ad Appiano, soprattutto ora che la sfida a CR7 è tornata realtà. C'è chi non gioca dal match perso all'Olimpico: Skriniar, De Vrij e Candreva hanno saltato l'appuntamento doppio con l'Europa League e vogliono rimettersi in moto; Young ha giocato solamente 9 minuti; Lautaro vuole dimenticare un febbraio insolitamente povero di soddisfazioni personali; Lukaku vuole bucare i bianconeri per la prima volta".
ARMA IN PIU' - "E poi c'è l'arma in più Samir Handanovic. Lui è l'unico che in qualche modo può essere felice dei rinvii. Certo, non ha potuto ritrovare il ritmo partita «dal vero», ma lavorare con più calma ad Appiano gli ha permesso di recuperare completamente dall'infortunio al mignolo della mano sinistra. Il capitano ha saltato 6 partite: tornare contro la Juve è un segnale per tutti".
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