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Dopo le diverse critiche piovute negli ultimi giorni, Romelu Lukaku ha risposto immediatamente sul campo: doppietta a San Marino e raggiunta quota 51 reti con la maglia del Belgio, record storico. E, come si legge su La Gazzetta dello Sport, Antonio Conte può sorridere: "L'allenatore dell'Inter quando ha scelto Romelu per il dopo Icardi pensava a un attaccante forte fisicamente, che avesse tanti gol nel portafoglio, che aprisse gli spazi per i compagni, che lavorasse tanto per la squadra. E finora, pur essendo lontano dal top della condizione, il centravantone belga ha fatto vedere un assaggio di quello che può e che sa fare. Certo, la serata non troppo felice contro la Juve ha risvegliato i fedelissimi di Maurito (che ai campioni d' Italia aveva sempre segnato con continuità), ma Lukaku anche se non segna è un attaccante in grado di fare tante cose. I 3 gol in campionato suonano come un antipasto, con la girata di testa nel derby già nell'album dei ricordi più belli.
Ma c'è un numero delle prime 7 giornate di Serie A che dimostra il ruolo di guerriero che calza a pennello su Romelu. Leggendo le statistiche della Lega, il 26enne ex Manchester United è l'unico attaccante della top 10 dei giocatori con più recuperi. Sul podio ci sono Dani Alves (Parma) con 121, Samir (Udinese) con 119 e Pezzella (Fiorentina) con 113, mentre il 9 nerazzurro è settimo (con il capitano del Cagliari Ceppitelli) a quota 95. Unico attaccante in mezzo alla marea di difensori, l'interista tiene a distanza Dzeko e Belotti (72 recuperi), i primi colleghi di reparto dopo di lui. Insomma, l'utilità per la squadra non è in discussione: in nome del «noi» che Conte richiama quando bisogna far capire la sua filosofia di calcio, Lukaku si mette a disposizione della squadra anche lontano dalla porta, dove tocca tantissimi palloni e dove può essere comunque molto importante. E se poi dovesse cominciare a segnare con continuità, magari sbloccandosi anche in Champions contro il Dortmund, Antonio sarà ancora più contento".
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