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Inter, Conte scomoda il paragone biblico. Dita incrociate per scongiurare un incubo

Daniele Vitiello

L'analisi di Fcinter1908.it su Torino-Inter di ieri sera

Ancora tre punti. Tremendamente importanti, per classifica e morale. Ancor di più dopo la vittoria della Juventus a Bergamo, contestata e per certi aspetti immeritata. L’Inter fa il suo percorso, a prescindere dagli altri, e si conferma altra storia rispetto agli ultimi anni in quanto a continuità. Spedita verso l’obiettivo, da consolidare a suon di risultati e prestazioni. Non era facile, non lo sarà per nessuno in casa del Torino, ma, sotto la pioggia battente che si è abbattuta ormai da giorni nel Nord Italia, la gara si è messa subito in discesa, tratto caratteristico di un’Inter che quest’anno difficilmente sbaglia approccio. La sorpresa, che la rende ancora più matura, sta nella gestione della gara, nonostante le avversità, nonostante l’orgoglio granata. La squadra di Conte sta crescendo anche sotto questo aspetto e l’ennesimo segnale inviato a Juventus ed inseguitrici (che si allontanano ulteriormente) è inequivocabile.

L’ARCA DI ANTONIO CONTE – Ogni curva in un campionato nasconde insidie. Traiettorie da non sottovalutare per evitare fuoripista e tanti accorgimenti da prendere per tenere a bada eventuali, spiacevoli sorprese. Antonio Conte ha studiato fino in fondo il Torino di Walter Mazzarri, confermandosi bestia nera per la squadra che ha affrontato negli infiniti derby del passato a Torino. Le caratteristiche dei granata e il terreno di gioco inevitabilmente pesante in determinate condizioni climatiche. Tutto nel calderone dal quale è poi uscita la pozione per sorprendere tutti e indirizzare i nerazzurri verso l’ennesimo sorriso di stagione: meno fraseggio, più verticalizzazioni, immediate, a cercare senza fronzoli la terra promessa. I centimetri di Lukaku e l’astuzia di Lautaro a fare il resto. Semplice ed efficace, in poche mosse Antonio Conte ha costruito l’arca per trascinare i nerazzurri fuori dal diluvio universale che rischiava di giocare un brutto scherzo a pochi giorni dal match di Champions in casa dello Slavia Praga.

INCUBO BARELLA – Rimane comunque il rammarico per le condizioni fisiche di Barella, costretto ad uscire al termine del primo tempo. Distorsione al ginocchio destro la diagnosi a caldo, prima di ulteriori accertamenti. Dita incrociate, notti insonni prima del responso, sperando che tutto si risolva per il meglio e prima possibile. Per lui e per gli altri infortunati che continuano a tenere in apprensione tutto l’ambiente nerazzurro.