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Al termine di Borussia Dortmund-Inter, Antonio Conte ha parlato ai microfoni di Sky Sport: "E' successo quello che è successo a Barcellona. Oggi anche peggio, perché eravamo in vantaggio di due gol. Dispiace, però mi dicono di sorridere di più in tv, meglio mostrarsi sorridenti. Dovrei parlare sempre delle stesse cose. Non me la sento di commentare il secondo tempo della partita, perché ci sarebbero troppe attenuanti e troppi alibi da tirare fuori. Io non voglio farlo assolutamente. Spero che queste partite facciano capire a chi deve capire alcune cose. Noi lavoriamo, andiamo a duemila e faccio fatica a rimproverare i ragazzi. Devo solo ringraziarli per quello che stanno facendo. Andiamo a toccare sempre gli stessi argomenti, per cui andiamo avanti. Mi dà fastidio e mi auguro dia fastidio anche ai miei giocatori. Noi più che lavorare non possiamo fare. Lo stiamo facendo e andiamo avanti. Mi sono scocciato di dire sempre le stesse cose, magari venisse qualche dirigente qualche volta a dire delle cose. Non mi interessa di gennaio. A inizio stagione sono stati fatti degli errori importanti, non si può arrivare sempre tirati. Si poteva programmare molto ma molto meglio. Noi dimostriamo che tramite il lavoro possiamo mettere in difficoltà chiunque. Siamo di nuovo alla sesta partita, come con il Barcellona. Mi sono scocciato di dire le stesse cose. Sono stati fatti degli errori importanti, perché non possiamo fare campionato e Champions League in queste condizioni. Poi nello spogliatoio dobbiamo lavorare per capire perché a Sassuolo passiamo dal 4-1 al 4-3 o stasera dallo 0-2 al 3-2. Abbiamo pagato tanto anche il fattore stanchezza, venuto fuori in un campo difficile come quello di Dortmund. C'è poco da nascondersi. Siamo l'Inter e tutti dobbiamo fare un bell'esame di coscienza. L'avevo preparato in maniera perfetta? Per questo sono incazzato. Arriviamo fino ad un certo punto. Continuiamo a lavorare a testa bassa, tra mille difficoltà".
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