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Non è certo l'esordio in Champions League che i tifosi dell'Inter e Antonio Conte si aspettavano. Contro lo Slavia Praga, l'avversario meno accreditato del girone F, i nerazzurri hanno offerto al pubblico di San Siro una prestazione opaca, meno determinata delle prime tre partite di campionato. Il gol di Barella nel finale ha solo parzialmente evitato la figuraccia (e la sconfitta) a una squadra partita ora in salita in Champions. L'allenatore nerazzurro, dunque, non può certo essere soddisfatto:
RESPONSABILE - "Sicuramente lo Slavia Praga ha giocato all'europea, con ritmo elevato e intensità. Con un pressing a cui non siamo riusciti a trovare soluzioni. Fin qui abbiamo trovato squadre che ci hanno aspettato, loro invece ci hanno aggredito. Abbiamo fatto fatica. Non sono soddisfatto della prestazione di questa sera: il primo responsabile sono io, perché non ho inciso nelle scelte. Non c'è da cambiare, i ragazzi vanno lasciati tranquilli, ma non è questo il calcio che vogliamo fare. Dobbiamo migliorare: quando ci sono difficoltà, dobbiamo mostrare più personalità. Quando parlo di percorso di crescita, so che tipo di situazioni ci sono. Non sono soddisfatto di quello che abbiamo proposto perché non abbiamo fatto vedere niente di quello che abbiamo provato. Difficoltà fisiche? Stiamo parlando del nulla, ci hanno battuti in tutto stasera.
DIFFICOLTA' DI GIOCO - "Non abbiamo mostrato niente della nostra idea di gioco. Fa parte della crescita. Pensate che arrivo, tocco e diventano cigni. Da parte dei ragazzi c'è voglia di lavorare, ma il livello è alto e bisogna crescere. E' giusto che quando ci sono queste prestazioni sia io il primo a prendermi le responsabilità. Sono step di crescita. Dobbiamo stare tranquilli e non farci prendere dall'entusiasmo, ci sono tanti nuovi dentro. Lazaro, per esempio, è dovuto entrare in un momento di difficoltà. Bisogna fare esperienza. I ragazzi hanno dato il massimo, io devo farli migliorare, per questo sono qui".
TUTTI INSUFFICIENTI - "Lukaku? Oggi tutti sotto il livello della sufficienza. Io per primo devo essere messo sotto la lavagna. Palle lunghe? Noi non ci alleniamo così, prepariamo situazioni diverse. Odio vedere palle lunghe: oggi l'abbiamo fatto, ma non era un piano B. Non esiste alcun piano B, noi non giochiamo così. Mi prendo la responsabilità di questo piano B ma non ero a conoscenza del fatto che ci fosse un piano B".
(Fonte: Sky Sport)
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