Conte ha voluto subito imprimere il suo marchio nell'Inter. Il tecnico si è buttato subito nel lavoro e sta mettendo pressione a tutti, vuole le cose fatte alla perfezione e spera di andare in ritiro con la rosa già a buon punto. "Nessuno ha mai detto che sia un tipo arrendevole, che si accontenta, che si adatta anche se le cose non vanno come da programmi. La forza di Antonio Conte è anche questa: il suo essere «martello» e la sua aspirazione al perfezionismo tendono ad avere effetti su tutto ciò che lo circonda", si legge su La Gazzetta dello Sport.
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Poi si contava di aver chiuso per Barella e per gli altri due obiettivi identificati (Lazaro e Sensi), oltre a Godin. Impossibile pensare che tutte le pedine andassero a dama nel primo mese di lavoro sul mercato, però adesso Marotta, Ausilio e il tecnico hanno fretta. La questione più impellente sembra quella dell’attacco, il reparto che verrà rivoluzionato (negli uomini, nell’assetto e nella filosofia).
Ecco allora spiegato, visto lo stop su Dzeko, il tentativo di stringere i tempi per Romelu Lukaku, a sua volta impaziente e più che mai deciso sul suo futuro a Milano. In questi giorni l’a.d. Marotta proverà un nuovo approccio con lo United, che è disponibile a cedere, che era partito da 85 milioni, che potrebbe «accontentarsi» di 70-75. l’Inter proverà a «dilazionare» il pagamento con la solita modalità del prestito fortemente oneroso e obbligo di riscatto. Se i Red Devils accettano la formula, il più potrebbe essere fatto. Certo, i tempi per averlo al Cornaredo sono stretti, ma l’accordo con il giocatore è praticamente cosa fatta, con uno stipendio da 6,5 milioni", rivela La Gazzetta.
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