Quelli degli ultimi anni sono stati mesi di giugno molto movimentati in casa Inter: la dirigenza ha dovuto lavorare sodo per incassare le celeberrime plusvalenze per far quadrare i conti con il Fair Play Finanziario. E, secondo il Corriere della Sera, questo sarà l'ultimo anno in cui il club nerazzurro dovrà operare in questo modo:
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Inter, CorSera: “Obiettivo 40 milioni di plusvalenze sul mercato. Ecco chi può partire”
Secondo il quotidiano, anche quest'estate il club nerazzurro dovrà far quadrare i conti
"L’Inter e il financial fair play, una storia lunga quattro anni, quelli in cui la società nerazzurra ha dovuto sopravvivere con un ingombrante «fratello maggiore», come l’ha definito Luciano Spalletti qualche tempo fa. In particolare, quello con cui ha dovuto convivere l’Inter è stato il terribile e restrittivo settlement agreement, firmato dal club con l’Uefa. Una sorta di vademecum da rispettare sui bilanci per non incorrere in multe, limitazioni o peggio esclusioni dalle Coppe. L’Inter ha fatto parecchi sacrifici per restare dentro i parametri imposti dalla federcalcio europea: è stata multata, ha subito l’imposizione di una lista di giocatori ridotta per la partecipazione alla Champions League (sono rimasti fuori Gagliardini, Joao Mario e Dalbert), ma tutto sommato è riuscita a rispettare le imposizioni dell’Uefa.
A far quadrare i bilanci sono state soprattutto le cessioni dei giovani che nel giugno del 2018 hanno di fatto evitato di perdere dei big, portando in cassa circa 40 milioni. Quest’anno la dirigenza nerazzurra dovrà ripetere l’operazione per chiudere il bilancio ancora in equilibrio. Nel 2018 le perdite furono di 17,7 milioni, ma questo passivo è tollerato dalla Uefa perché comprende anche spese che finiscono sotto la voce investimenti, come quelle per le strutture, i giovani e altro.
I GIOVANI - Con le tante cessioni del giugno 2018, l’Inter ha messo a posto il bilancio, ma si è anche assicurata un tesoretto per questa annata. Ma chi sono i giocatori potenzialmente da vendere per fare nuove plusvalenze? Sicuramente è da tenere d’occhio il portiere ceduto in prestito per 8 milioni al Genoa, Ionita Radu. Dopo l’1 luglio l’Inter può riscattarlo a 12, ma la società è convinta di rivenderlo almeno a 20.
Il belga Vanheusden, ora allo Standard Liegi, e Bastoni al Parma sono due difensori di sicuro avvenire. L’Inter nel reparto arretrato è coperta dall’arrivo di Godin e dal rinnovo di Ranocchia e i due ragazzi saranno rimessi ancora sul mercato. Poi c’è Gravillon che è stato ripreso dal Pescara per 6 milioni: anche per lui il futuro non sarà ancora in nerazzurro.
In prestito secco è Andrea Pinamonti, ceduto a gennaio al Frosinone. Il centravanti nerazzurro ha fatto bene con il club ciociaro, la prossima stagione potrebbe partire ancora e fare un’altra stagione lontano da Milano. Un altro nome su cui puntare è Karamoh. A parte le intemperanze caratteriali, il francese si è comportato bene in campo: ha mercato e partirà. Un altro in lista è Carraro, oggi al Perugia, e poi c’è Emmers, girato alla Cremonese. L’obiettivo è ripetere lo schema dello scorso giugno e bissare plusvalenze per circa 40-45 milioni, così da rientrare anche quest’anno nei paletti fissati dall’Uefa. Chiaro che tra tanti giovani lanciati il rischio di perderne qualcuno davvero eccezionale è alto".
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