Quando tutti si aspettavano un' Inter pronta a battagliare mettendo le cose subito in chiaro, a Reggio Emilia si sono di fatto ritrovati una squadra spenta di idee e spesso presuntuosa nei 90' di gara.
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Inter, da anti-Juve a flop il passo è breve. Nuovo modulo in vista?
L'esordio stagionale dell'Inter è preoccupante per gioco e condizione di alcuni uomini. Dalbert disastroso, Brozovic poco lucido e Lautaro poco pungente
Al Mapei Stadium davanti a 5000 speranzosi tifosi nerazzurri, il gruppo di Spalletti dimostra veramente poco. Anzi si rivede un gioco macchinoso e poco lucido che fa sperare ben poco in vista di una stagione nella quale si è ritrovata la Championsdopo anni di dolorosa assenza.
Il tecnico ripropone un 4-2-3-1 poco esaltante con Brozovic parso fuori condizione e un Asamoah spaesato da esterno alto ma più affidabile da terzino nel secondo tempo. All' Inter è mancato soprattutto il supporto dalla fascia sinistra dove Dalbert, ormai dopo un anno di ambientamento, non è riuscito ancora a farsi apprezzare o meglio capire da chi lo osserva in campo. Probabilmente anche dai compagni visto che Miranda nel corso della gara è andato in difficoltà per le disattenzioni del connazionale.
Tornando al centrocampo, è evidente che ieri la manovra sia stata a secco di qualità e geometrie. Borja Valero in coppia con Vecino, in questo senso, avrebbe dato più visione nelle ripartenze, quella che ci si aspettava arrivasse da un Modric di turno o semplicemente da Rafinha che lo scorso anno sul primo passaggio e nel dare fluidità ha dimostrato di non essere secondo a nessuno.
Da decifrare, infine, c'è la prestazione di Lautaro Martinez. Per lui un battesimo del fuoco amaro, una sconfitta che gli ha messo davanti tutte le difficoltà che gli attaccanti trovano in un campionato come quello di Serie A. L'ex Racing, probabilmente, ha sofferto il nuovo ruolo dietro Icardi, una posizione che spesso lo trova spalle alla porta con gli avversari pronti già a contrastarlo. Per lui, Spalletti permettendo, si potrebbe auspicare spazio in un nuovo modulo (4-3-3 o 4-4-2) e un' alternanza in area avversaria con lo stesso capitano nerazzurro. Una mossa che forse darebbe più imprevedibilità al reparto offensivo, con l'aggiunta del supporto dei vari Perisic e Keita Balde ieri frizzanti, a differenza dell'altalenante Politano, ma tutti poco consistenti alla causa. Inter da rimandare e la gara con il Torino sarà già un bivio che dirà le reali intenzioni della squadra.
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