Il mondo (nerazzurro) è cambiato per Antonio Candreva. Un anno fa conviveva con i fischi di San Siro e prestazioni alterne, che avevano spinto Luciano Spalletti a relegarlo spesso in panchina. Probabilmente, se all'Inter questa estate non fosse arrivato Conte, l'esterno ex Lazio avrebbe preso altre strade professionali. E invece l'arrivo dell'ex ct è stato la sua fortuna. Perché, da quel momento, Candreva ha macinato chilometri, a testa bassa, mettendo tutto se stesso nella causa dell'Inter contiana. E i risultati si sono visti fin da subito, fin da quel gol spettacolare al Lecce e fino alla galoppata di 81 metri messa in campo ieri sera. Scrive la Gazzetta dello Sport:
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Inter, da fischiato a risorto: Candreva, 81m di gioia. Conte gli ha cambiato la vita nerazzurra
La grande notte di Antonio Candreva
DA DIMENTICATO A RISORTO - "Da dimenticato a risorto il passo è breve se ti chiami Candreva e se a guidarti dalla panchina c’è un uomo che ti fa volare, alias Conte. Da un Antonio all’altro, dalla Nazionale di ieri all’Inter di oggi, se c’è un giocatore che con il tecnico salentino riesce sempre a rivedere le stelle questo è l’esterno romano. Spalletti una stagione fa l’aveva messo in naftalina dopo un inizio promettente, Conte quest’anno l’ha fatto tornare uomo ovunque. Su quella fascia radio mercato dava Lazaro nuovo padrone. Invece Antonio è diventato quasi insostituibile, macinando chilometri sin dal primo giorno a Lugano, meritandosi la fiducia amichevole dopo amichevole. Fisicamente asciutto come non si vedeva da tempo, Antonio ha iniziato alla grandissima con il super gol al Lecce a San Siro. E quella sera non usò giri di parole: «Ho perso un anno, voglio rifarmi»".
INSOSTITUIBILE - "Conte adesso gli chiede di fare gli straordinari, perché sulla destra la vera garanzia è lui. Proprio come è successo ieri sera a San Siro. La sua casa gli ha portato benissimo: il gol in contropiede dopo 81 metri di corsa che ha spento le ultime speranze del Dortmund è il numero 5 che Antonio segna tra Champions ed Europa League e tutti sono arrivati in partite casalinghe. Il premio per una notte difficile da dimenticare. E chi se ne importa dell’ammonizione presa per essersi spogliato proprio sotto la curva durante la festa del 2-0. Perché quel gol gonfia di nuovo il petto dell’Inter europea".
(Fonte: la Gazzetta dello Sport)
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