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Inter, da Zhang a Oaktree c’è già una differenza. Ora spinta sui ricavi dagli USA

Daniele Vitiello Redattore/inviato 
Nuovi sponsor potrebbero presto arrivare direttamente dall'area geografica di riferimento per il fondo proprietario del club

Presto si capirà chi sarà il nuovo presidente. A prescindere da questo, la nuova Inter presenta già una importante novità rispetto al recente passato. La sottolinea la Gazzetta dello Sport di oggi: "Si inizia a intravedere già un chiaro stacco nel passaggio dal vecchio azionista, un gruppo industriale cinese, al nuovo che è un fondo di debito americano. In questa sterzata improvvisa da Nanchino a Los Angeles l’Inter cambia pelle più di quanto si pensi. Nonostante il sacro principio di delega e l’autonomia dei dirigenti, ci sarà maggiore partecipazione dei proprietari nella quotidianità nel club".

Oaktree spingerà sull'acceleratore per aumentare presto gli introiti. La leva dei ricavi potrebbe a stretto giro beneficiare proprio dei rapporti del fondo di proprietà del club: "L’origine americana di Oaktree farà il resto. Anche perché il baricentro orientale delle sponsorizzazioni è cambiato da un po’: i contratti asiatici sono evaporati un po’ alla volta, dai 105 milioni del 2018-19 allo zero di oggi (62 milioni sono pure stati svalutati perché crediti inesigibili). Insomma, ora si guarda alle potenzialità di crescita in Occidente. Urgono nuovi ricavi per ridurre il gap con le franchigie degli sport a stelle e strisce".