Evitare lo spettro di una cessione “forzata” non era, comunque, scontato visto che il 20 maggio scadono i termini per la restituzione del maxi-prestito ricevuto tre anni fa da Oaktree. In ballo gli oltre 350 milioni (275 più interessi) ricevuti che, come garanzia, avevano proprio il pegno delle azioni societarie. Su questa base Steven ha imboccando con decisione la strada del “riscadenzamento” dei termini con lo stesso fondo californiano".
In questo senso è da leggere il consolidamento del rapporto con il fondo americano che si evince anche da alcuni aspetti pratici. Si legge ancora sul quotidiano: "Non è certo un caso che i membri del board di Oaktree siano ormai di casa nella famiglia Inter. Le loro riunioni si tengono spesso in viale della Liberazione, poi è vietato perdersi le partite di cartello a San Siro. Ma sono pure arrivati sul charter nerazzurro da Milano a Madrid assieme ad altri ospiti per tifare al Metropolitano.
Insomma, il legame si è rafforzato. Sempre con la supervisione di Goldman Sachs, uno dei due “advisor” assieme a Raine Group incaricati di cercare nuovi partner per Suning. Le fila, infatti, le tiene sempre Zhang dalla Cina, convinto che rifinanziare con lo stesso fondo “prestatore” renderebbe più morbida la scadenza, visto che la struttura giuridica esiste già. Va cambiata la data (l’ultima era di tre anni, possibile si scenda di uno) più il tasso di interessi, che probabilmente crescerà rispetto all’attuale (già alto) del 12%".
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