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Tra i nomi accostati all'Inter nelle battute finali della recente finestra invernale di mercato c'era quello di Merih Demiral: la dirigenza nerazzurra era alle presa con la spinosa questione Skriniar, e il difensore turco veniva considerato una delle soluzioni migliori per sostituire lo slovacco. Il club di viale della Liberazione ha fatto un tentativo concreto con l'Atalanta, non andato a buon fine nonostante la proposta stuzzicasse il centrale classe '98.
L'edizione bergamasca del Corriere della Sera svela questo retroscena: "Due settimane fa, nella notte della conclusione del mercato, il Nottingham aveva fatto un'offerta di prestito con diritto di riscatto — che sarebbe diventato obbligo a 28 milioni — che per l'Atalanta poteva anche essere congrua. Per il difensore no: perché passare dall'Italia, con una squadra che è vicina alla Champions League, per rischiare la Championship con gli inglesi, pure se in Premier League? Le condizioni non c'erano da parte del calciatore.
Poi è arrivata l'Inter, con un'altra proposta di prestito con diritto di riscatto, ma lì non c'è stata la quadratura sui conti e sulla formula. Demiral avrebbe detto di sì senza particolari preclusioni, anche perché sarebbe stato il sostituto di Skriniar — vicino al Paris Saint Germain — ma nella nottata fra lunedì e martedì la trattativa si è arenata su tutti e due i fronti, lasciando la situazione invariata. Il rapporto fra Gasp e Demiral continua fra alti e bassi, ma è evidente che attualmente sia nella fase negativa. Anche perché l'Atalanta, se Demiral fosse andato all'Inter — o al Nottingham — non avrebbe sostituito il calciatore, togliendo una pedina dalla complicata gestione dello spogliatoio nerazzurro".
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