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Inter, Bastoni: “Io al Milan? Mai, assolutamente no. Speriamo Calha sabato possa ripetersi”

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Si scalda il clima da derby, e un interista come Alessandro Bastoni vive giorni d'attesa davvero speciali: le sue parole a DAZN

Marco Macca

Si scalda il clima da derby, e un interista come Alessandro Bastoni vive giorni d'attesa davvero speciali. Soprattutto per Inter-Milan sabato pomeriggio può decidere, in caso di vittoria nerazzurra, una grossa fetta di scudetto. Intervistato da DAZN, il difensore dell'Inter ha parlato così:

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Come hai visto il primo derby?

"L'ho visto in casa con mio padre, che fortunatamente è interista. Pertanto, non ci sono mai state discussioni. Uno dei miei fratelli è romanista, innamorato perso di Totti: non è mai stato un vero rivale. L'altro odia il calcio, tant'è che è venuto solo una volta a vedermi giocare, quando ero all'Atalanta: a San Siro non ha mai messo piede".

Una immagine che ti viene in mente pensando al derby?

"Sicuramente la cavalcata di Zanetti al 90', quando saltò tutti prendendo calcio d'angolo. Ho la fortuna di viverlo come vice-presidente, mi viene in mente lui come simbolo in questo momento".

Hai un rito per il derby?

"In verità ho la fortuna di vivere il derby e le altre partite con tranquillità, cerco sempre di concentrarmi e pensare a quello che devo fare in campo: credo che sia proprio questa la mia forza, il saper gestire le situazioni. Non ho riti, se non quello di baciare i parastinchi dove ci sono le immagini della mia compagna e dei miei fratelli. Ho il tatuatore, accanito milanista, che mi continua a dire da un mese 'complimenti per la vittoria nel derby'. Il primo che ho giocato è quello del 3-0, poi ne ho vissuti altri in panchina ed è un'emozione incredibile, anche perché è sempre andata bene. Speriamo di ripeterci questo sabato con qualche tifoso in più allo stadio".

Il gol di Calhanoglu all'andata?

"Mi ricordo come se fosse ieri i fischi, davano quasi fastidio in testa: c'era veramente un caos incredibile. E' stato un momento di grande tensione perché era un rigore importante che ci ha permesso di sbloccare la partita. Speriamo si possa ripetere".

Andresti al Milan?

"Direi di no assolutamente, poi sono scelte che ogni giocatore fa. Per quanto mi riguarda, non c'è neanche lo 0,1% di possibilità che possa fare questa scelta".

In caso di rigore, a chi lo affideresti?

"Mi tengo il pallone".

Derby importante per la classifica.

"Sicuramente è fondamentale non perdere punti contro le piccole per avere il tesoretto negli scontri diretti. Manca tutto un girone di ritorno, è veramente presto; l'anno scorso non eravamo neanche in vetta e alla fine abbiamo vinto con dieci punti di scarto. Presto per questo tipo di considerazioni. Ovviamente sarà importante non perdere".

Quanto pesa sentire il pubblico di San Siro?

"C'era il timore di avere solo 5000 persone, che a San Siro veramente è come se fossero zero, visto che si disperdono. Col 50% è un buon vantaggio, speriamo di sfruttarlo al meglio. Una volta sono stato al secondo anello a vedere Inter-Roma, ma purtroppo abbiamo perso. Avere uno stadio di proprietà sarebbe un vantaggio e un segnale perché diresti agli avversari che non è facile venire a casa dell'Inter. San Siro è un'icona incredibile, ci penalizza solo il fatto di giocare su quel terreno".

(Fonte: DAZN)

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