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Inter, Deulofeu resta la pista più concreta. Ramires diventato fondamentale…

Zidane vorrebbe il capitano però la società nerazzurra è certa della volontà di Maurito di continuare la carriera a Milano

Francesco Parrone

Mentre in corso Vittorio Emanuele a Milano l’Inter continua a cercare strade percorribili per il mercato di gennaio, a Madrid torna a galla con una ricorrenza ormai feroce il nome di Mauro Icardi per l’attacco del Real. Ieri lo ha ricordato l’Equipe, quotidiano sportivo francese. Una riunione tra il presidente Florentino Perez e l’allenatore Zinedine Zidane nei giorni scorsi avrebbe rimesso in cima ai desideri il nome del nerazzurro per gennaio. Sia dalla parte Interista sia da quella del giocatore nessuno parla di contatti e così dev’essere. Perché nonostante il rallentamento della squadra di Luciano Spalletti, Mauro rimane innamorato dell’Inter. E i limiti del fair play finanziario a cui la famiglia Zhang deve ancora sottostare non sono così rigidi da rendere obbligatoria una cessione illustre immediatamente. Tanto più che la clausola da 110 milioni varrà solo nei primi 15 giorni di luglio e che per aver adesso Icardi servirebbe tantissimi soldi, anche più di quelli. Il Real Madrid potrebbe sistemare sul tavolo la carta Karim Benzema – anche se il francese resta un punto fermo per Zidane – per «aiutare» i nerazzurri a sostituire Icardi in così pochi giorni. Trattativa complessa, articolata, al limite dell’impossibile nel mese di gennaio. Senza scordare che il club, l’agente-moglie Wanda e i procuratori Pino Letterio e Ulisse Savini hanno appuntamento sulla parola per febbraio. Secondo La Gazzetta dello Sportl'obiettivo è rinnovare il contratto in scadenza nel 2021, rafforzare la clausola e ritoccare l’ingaggio del numero 9.

Il mercato invernale dell’Inter continua ad armarsi di pazienza. Il d.s. Piero Ausilio e il coordinatore tecnico di Suning Sabatini hanno continuato anche ieri ad aggiornare le trattative aperte da settimane. Oltre ad almeno un nome non ancora emerso dal punto di vista mediatico, iniziano a delinearsi le gerarchie sugli altri noti. Gerard Deulofeu del Barcellona è il più abbordabile. Lo stipendio non è così elevato e a Barcellona l’arrivo di Philippe Coutinho gli toglierebbe un bel po’ di spazio. Detto questo bisogna attendere che i blaugrana accettino il prestito senza obbligo di riscatto visto che l’Inter non può acquistarlo a titolo definitivo (clausola ben oltre i 20 milioni).

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Scemano pian piano le piste Javier Pastore e Henrikh Mkhitaryan. E per entrambi si tratta di motivazioni legate agli ingaggi. L’argentino guadagna più dell’armeno, ma il problema è lo stesso. Troppi i milioni di euro che i due devono ancora prendere da oggi alla fine della stagione per pensare di coprirli. Anche inserendo Joao Mario come contropartita. Sullo sfondo resta Ramires del Jiangsu (che sta vendendo Roger Martinez al Villarreal), elemento divenuto imprescindibile per la squadra di Fabio Capello e che a Milano farebbe comodo a Luciano Spalletti.

In entrata pertanto rimane il nome di Alessandro Bastoni che lascerà l’Atalanta per far parte del gruppo nerazzurro milanese alla ripresa della preparazione. Anche su Stefan de Vrij bisogna lavorare di pazienza. L’olandese sta aspettando che il campionato si fermi per fornire qualche indicazione nuova. Il Barcellona insiste, l’Inter non molla. L’accordo di massima trovato qualche settimana fa con i nerazzurri potrebbe non bastare di fronte alla corte dei catalani.

(Fonte: Matteo Brega, La Gazzetta dello Sport 5/1/18)