I due nazionali orange hanno vinto i ballottaggi con Acerbi e Darmian: la spiegazione della strategia nerazzurra
Poche ore al calcio di inizio di Atletico Madrid-Inter, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Risolti gli ultimi dubbi di formazione, con Simone Inzaghi che pare intenzionato ad affidarsi agli olandesi de Vrij e Dumfries. La Gazzetta dello Sport spiega i motivi di questa scelta: "Simone Inzaghi dice la verità, l'1-0 dell'andata è vantaggio troppo piccolo per pensare di fondarci su una partita tutta difensiva. Ma poi, per la verità, non è proprio nella natura della squadra nerazzurra, che forse solo una volta ha scritto un'eccezione: il ritorno degli ottavi di un anno fa a Oporto, guarda caso dopo aver vinto l'andata a San Siro 1-0. [...] Metti il rientro di Griezmann. E metti un Morata in più, che all'andata entrò solo a gara in corso. Insomma, non si fa mica peccato a guardarsi anche un po' indietro".
"Inzaghi l'ha fatto. Anche con le scelte. Quella a sorpresa riguarda De Vrij, che si tiene la maglia da titolare nonostante il gran ritorno di Acerbi a Bologna facesse pensare tutt'altro. L'olandese sta bene e sarà lui a mettersi in mezzo tra Pavard e Bastoni. Sarà lui, soprattutto, a incrociare lo sguardo di Morata, che pure all'andata mise i brividi a mezza Milano con un colpo di testa nel finale.
Il compito più difficile, anche in termini di lettura, spetterà a Pavard e Bastoni. Perché a turno dovranno valutare la situazione e stringere verso il centro, oppure andare a raddoppiare in fascia. Ma, ancor di più, saranno loro a dividersi il compito, insieme con il centrocampista di turno, di uscire per andare a prendere Griezmann. Il francese sarà come al solito libero di spaziare sulla trequarti e la sua posizione sarà osservata con particolare attenzione. All'andata il gioco di limitarlo funzionò molto bene, specie quando Griezmann lasciava la zona centrale per andare a cercare spazi sull'esterno".
"Occhio poi all'altra scelta a sorpresa di Inzaghi, ovvero quella di Dumfries. L'olandese si troverà di fronte l'uomo che all'andata ha creato maggiori pericoli, il brasiliano Lino. Giocare con Dumfries, piuttosto che con Darmian – oltre alle logiche che vogliono l'italiano arma da spendere a gara in corso anche a sinistra, vista l'indisponibilità di Carlos Augusto – vuol dire anche decidere di rispondere a Lino con un uomo altrettanto predisposto ad attaccare: come a dire, preoccupati anche tu di quel che avviene dietro.