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Getty Images
Lo scorso gennaio l'Inter ufficializzava l'acquisto di Robin Gosens: contratto di 4 anni e mezzo e 25 milioni più 3 di bonus all'Atalanta. In quel momento l'arrivo del tedesco, nonostante il grave infortunio, era salutato dai tifosi nerazzurri come un grande colpo. A quasi un anno di distanza, però, i tifosi non hanno mai potuto ammirare il vero Robin ammirato all'Atalanta. L'infortunio, certo, ha inciso sulle prestazioni del giocatore che ha faticato a trovare la forma migliore e che forse non ha ancora trovato. Ma c'è anche altro dietro il momento difficile del tedesco. La scorsa stagione aveva davanti un Ivan Perisic in versione extraterrestre, nessuno avrebbe potuto scalzare il croato che ha disputato una stagione straordinaria prima di salutare Milano. Quest'anno a 'soffiare' il posto a Robin è Federico Dimarco.
L'esterno italiano sta attraversando un ottimo momento di forma ed è diventato titolare inamovibile nell'undici di Simone Inzaghi. Infortunio e anche la 'sfortuna' di avere avuto davanti due giocatori nel loro momento migliore. La fin qui negativa esperienza di Gosens in nerazzurro non si può racchiudere solo in questi due aspetti, c'è anche altro. C'è che Simone Inzaghi difficilmente gli ha dato quella fiducia necessaria a un giocatore che tornava da un lungo infortunio. Basti dare uno sguardo ai numeri per rendersi conto di come il tecnico veda poco il tedesco. In questa stagione in campionato una sola volta è partito nell'undici titolare, 11 volte è entrato a partita in corso e in tre gare è rimasto in panchina per tutti i 90'. Va un po' meglio in Champions dove per 3 volte è partito titolare.
Proprio una gara di Champions poteva essere la svolta nella carriera in nerazzurro di Gosens. Quel gol fondamentale segnato contro il Barcellona poteva e doveva essere sfruttato meglio da Inzaghi. Invece la partita dopo in campionato, Robin partì ancora una volta dalla panchina, una scelta a tratti incomprensibile e che ha fatto svanire in un sol colpo l'entusiasmo per il gol al Camp Nou. Dopo la mancata convocazione al Mondiale e una prima parte di stagione vissuta da non protagonista, il morale del giocatore non sarà dei migliori. Servirebbe una bella iniezione di fiducia, giocare una serie di partite da titolare quando la stagione ricomincerà. Ma Inzaghi, una volta scelto il suo undici ideale, difficilmente cambia.
Ecco perché da qualche settimana non si parla altro che di un addio di Gosens a gennaio. Ma sarebbe la scelta migliore? Gli ostacoli sarebbero due: il primo è che l'Inter ha investito tanto sul tedesco e il rischio di fare una minusvalenza è alto e il club in questo momento non può permetterselo. L'altro ostacolo è individuare un degno sostituto. Di esterni mancini a tutta fascia ce ne sono pochi in giro e quei pochi costano. Un particolare da non trascurare per un club come l'Inter che ha una proprietà che non naviga in buone acque. Una soluzione più semplice c'è e ce l'hanno in mano Simone Inzaghi e lo stesso Gosens. Se alla ripresa il tecnico darà maggiore fiducia al giocatore che a sua volta lo ripagasse in campo, i tifosi nerazzurri potrebbero ammirare il Gosens visto all'Atalanta. Il giocatore ha dimostrato di essere uno che non molla facilmente, recuperarlo sarebbe fondamentale in una seconda parte di stagione con un calendario ricco di impegni. Per aspera ad astra, Robin!
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