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Conte avvisa Suning, vuole un’Inter diversa: giocatori esperti per vincere. La palla passa a Zhang

Andrea Della Sala

Il tecnico dell'Inter è tornato deluso dalla gara di Napoli e ha ragionato su come far crescere ulteriormente la squadra per vincere

L'Inter torna da Napoli con parecchia delusione per non aver raggiunto la finale di Coppa Italia dopo aver giocato una buona partita. Era uno degli obiettivi, per questo al rientro a Milano Conte e la dirigenza erano insoddisfatti anche perché la Juve vista il giorno prima col Milan sembrava una squadra battibile. La sfida del San Paolo è simile per certi versi a quella di Torino persa con la Juve. L'Inter è cresciuta, ma non ha ancora fatto quello step in grado di portarla a vincere.

"Per fare il passo decisivo, servono interpreti diversi. Non necessariamente più bravi dal punto di vista tecnico degli attuali, ma certamente con un curriculum vincente da mostrare come fosse un badge aziendale all’ingresso di Appiano. C’è questo dentro le parole di Conte, oltre che una voglia di smarcarsi da chi l’aveva messo davanti all’obbligatorietà di vincere. Non uno sfogo, ma una puntualizzazione. Ed è un passaggio che la società condivide. Non c’è distanza di vedute. Anzi, i dirigenti hanno ribadito a Conte la volontà di rinforzare la squadra, di seguire le sue indicazioni. E dunque di integrare la rosa attuale con innesti di esperienza. Tornano in mente quei riferimenti che il tecnico fece prendendo ad esempio Sensi e Barella lo scorso novembre, nella notte di Dortmund. Il punto è sempre lo stesso. La squadra è cresciuta, ma non abbastanza da riuscire a vincere. Le sconfitte, per uscire dall’equivoco citato in precedenza, aiutano almeno a certificare un «problema». Cosa manchi all’Inter è chiaro a tutti: in campo a Napoli, di giocatori abituati alle grandi sfide, c’erano giusto Young, Moses, Eriksen e Sanchez. La rosa della prossima stagione dovrà prevedere altri innesti alla Young, oppure nello stile di quel Godin che poi tecnicamente non si è rivelato un affare", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Quando si ragiona su giocatori di esperienza, non si può non citare un evergreen, il nome di Arturo Vidal, che ha raccontato pure nelle ultime ore il suo feeling storico con Antonio Conte e che non è così sicuro di restare al Barcellona. Il cileno non è una priorità nerazzurra, oggi. Anche perché con il club catalano c’è altro materiale altamente infiammabile in gioco, leggi Lautaro. Ecco: il prossimo mercato, che potrebbe portare a Milano Sandro Tonali, sarà anche quello in cui Marotta e Ausilio aggiungeranno giocatori oltre i 30 anni. Conte ha dato da tempo le linee guida, per non esser costretto un domani a dover spiegare un’eliminazione. E in questo senso il pallino in mano ce l’ha Steven Zhang, che da Nanchino è stato costantemente in contatto con i dirigenti, sia sul piano della sicurezza Covid, sia nel consueto punto post partita. Non basta la soddisfazione per il bel gioco espresso. Non basta ragionando in ottica prossima stagione, sia chiaro: Conte vuole un’asticella ancora più alta, al club dimostrare la capacità di accontentarlo. Perché Marotta, al secondo anno di Juventus, cominciò a vincere. E perché non è immaginabile un Conte che l’anno prossimo vorrà scattare ancora dietro alla Juventus, ai nastri di partenza", aggiunge il quotidiano.