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Inter, divorzio con Ranocchia non scontato. Se Inzaghi gli dicesse…

Daniele Vitiello

L'aggiornamento sul futuro del centrale difensivo nerazzurro che si deciderà al termine della stagione

Ha giocato poco quest'anno, ma Andrea Ranocchia il suo dovere l'ha fatto. Soprattutto in Coppa Italia, quando ha segnato addirittura in sforbiciata contro l'Empoli il gol che ha tenuto a galla l'Inter. Il difensore, ormai riserva ma punto di riferimento nello spogliatoio nerazzurro, è l'unico superstite della squadra che nel 2011 alzò l'ultima volta il trofeo.

A fine anno il giocatore e il club si rincontreranno per decidere la soluzione migliore per il futuro. Si legge sulla Gazzetta dello Sport: "L’Inter non ha esercitato l’opzione per il rinnovo annuale che scadeva il 30 aprile scorso, ma questo non esclude che si possa andare avanti insieme. Se ne parlerà soltanto a bocce ferme, quando Marotta e Ausilio dovranno prima gestire le pratiche più urgenti legate a Perisic, Handanovic e Skriniar. Lo stesso Ranocchia deve ancora capire cosa vuole fare da grande. Ormai ha l’Inter sottopelle e resterebbe volentieri, ma a condizione di sapere che potrà giocarsi le proprie carte come vice del difensore centrale titolare.

Se restassero sia Skriniar sia De Vrij, entrambi in cadenza nel 2023, e Inzaghi gli dicesse che anche la prossima stagione rischia di giocare soltanto 500’ complessivi (ora siamo a 321 in campionato, 98 in Champions e 120 in Coppa Italia), Ranocchia potrebbe anche scegliere di lasciare a malincuore Milano per un paio di stagioni da titolare. Lo farebbe con le lacrime, ma giocare una gara ogni due mesi è frustrante anche perché il rischio di fare brutte figure aumenta".