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"Resta il fatto che, se nella prima parte di stagione Dumfries sembrava volare, adesso pare solo la copia sbiadita di quell’esterno che qualche mese fa aveva sfiorato una valutazione di 50 milioni. Sullo sfondo di una crisi tecnica certificata dallo scarso impiego dell’ultimo mese e mezzo c’è poi la spinosa questione del mancato rinnovo nonostante i buoni propositi di inizio stagione. La dirigenza aveva iniziato a lavorare al nuovo contratto in autunno, nello stesso periodo in cui stavano prendendo forma anche i rinnovi di Mkhitaryan e Dimarco. Poi qualcosa si è inceppato, complice anche lo stop al Decreto Crescita e le mutate ambizioni dell’olandese. L’accordo che l’Inter contava di chiudere rapidamente si è invece arenato e, nel frattempo, le richieste di Dumfries si sono spinte oltre la soglia fissata dalla dirigenza".
"L’ultima proposta dell’Inter, risalente allo scorso autunno, è stata di 4 milioni netti più i consueti bonus a seconda degli obiettivi raggiunti, sia individuali che di squadra. Ma l’olandese ha risposto con una richiesta di 5,5 milioni di base fissa e il dialogo si è interrotto. In caso di mancato accordo da qui a fine stagione, lo scenario più probabile è quello dell’addio estivo, che consentirebbe all’Inter di fare cassa con un giocatore acquistato tre anni fa per un totale di 15 milioni (bonus compresi). Ma l’Inter e Inzaghi hanno bisogno del vero Dumfries nel più breve tempo possibile per inseguire i due grandi obiettivi stagionali e per poter eventualmente puntare a un ricca cessione che scongiuri ulteriori sacrifici dopo quelli degli ultimi anni", scrive il quotidiano.
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