Già perché anche i nerazzurri adottano un 3-5-2 apparentemente prudente, che però nasconde una vocazione altamente propositiva. I due esterni, Dumfries in particolare, sono votati fortemente a svolgere un compito più da ala, da attaccante aggiunto, che da difensore. E i centrocampisti, da Chala a Barella, da Frattesi a Mkhitaryan, sono tutti incursori, capaci di scompaginare le difese avversarie".
Avanzando nella riflessione, in casa nerazzurra si può contare a oggi su un terminale offensivo implacabile. Si legge infatti: "Simone Inzaghi ha un terminale - senza contare quanto di buono sta facendo Thuram - capace di marcare una differenza netta. Lautaro Martinez, perché è naturalmente di lui che stiamo parlando, è il vero mattatore di questo avvio di stagione. Ha già segnato14 reti in questa stagione, è al primo posto - con un netto distacco - nella classifica dei cannonieri".
Praticamente l'opposto del rendimento di Dusan Vlahovic. E non solo in fase realizzativa: "Lautaro, pur in una squadra in cui ci sono altri elementi di primissimo piano, è il simbolo, il capitano, il leader. Un ruolo che si è conquistato con la sua fedeltà, in un ambiente che ha cambiato molto, e con la sua capacità di sapersi mettere sempre al servizio del collettivo.
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