Radja Nainggolan e l'Inter, mai così vicini. Il belga, infatti, è il primo rinforzo chiesto da Luciano Spalletti e stavolta sembra proprio che il tecnico possa venire accontentato. Anzi, anche da Roma convergono nel dire che le due società vogliono chiudere l'affare.
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Inter e Nainggolan mai così vicini. Da Roma: “Cifre, ecco la forbice. Ma c’è stato il vertice!”
Radja Nainggolan si avvicina a grandi passi alla maglia nerazzurra
"Pallotta ha immediatamente accettato di incontrare il direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio. L'incontro è avvenuto quasi sicuramente mercoledì sera presso lo studio Tonucci (nessuna delle parti ha ovviamente confermato i dettagli) ma quel che conta è che per la prima volta la Roma ha avuto conferma dalla diretta voce del ds nerazzurro dell'interesse per il giocatore belga, fino a mercoledì solo vagheggiato dal procuratore del giocatore, Beltrami", sottolinea il Romanista, quotidiano vicino a casa Roma.
"In tutto questo sono discordanti le voci proprio sul giocatore. Se tutti convergono sul fatto che Radja non abbia preso bene la scelta della società (evidentemente concordata con l'allenatore), c'è chi in questi giorni è pronto a giurare che sia intenzionato anche a rifiutare la destinazione milanese. Ma a questo giornale risulta che invece tornare a lavorare con Spalletti sia l'unica cosa che potrebbe convincerlo a lasciare una città nella quale si trovava molto bene, tanto da aver firmato neanche un anno fa il rinnovo del contratto più importante della sua carriera, con un prolungamento fino al 2021. Nel corso dell'incontro tra l'Inter e la Roma non è stata formalizzata un'offerta vera e propria, ma si sono chiariti i rispettivi punti di vista per arrivare ad un accordo che la società giallorossa vorrebbe vicino ai 40 milioni e l'Inter massimo a 30. La chiave sarà probabilmente il conguaglio di uno o più giocatori della Primavera interista neo campione d'Italia, magari anche con una valutazione lievemente sovrastimata. Nei prossimi giorni potrebbe esserci l'accelerata decisiva: la Roma ha anche la convenienza finanziaria a chiudere il contratto entro il 30 giugno per contabilizzare il ricavo nell'esercizio in chiusura e sistemare così definitivamente i conti anche sotto il profilo del Fair Play Finanziario. Ma sarebbe solo una convenienza, appunto, non un'esigenza primaria", spiega ancora il quotidiano.
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