Così l'Inter, per nulla stravolta da Inzaghi, si è presentata sul terreno di gioco per onorare al meglio l'impegno e confezionare l'ennesimo risultato positivo stagionale. La grinta inesauribile di Mkhitaryan ha propiziato l'episodio favorevole: dal momento in cui è arrivata la superiorità numerica non c'è stata più partita. Il doppio sigillo sul ventesimo scudetto (2-0) è del numero 20, proprio lui, quello che più di ogni altro aveva sassolini da togliersi dalle scarpe. Prima con un mancino volante, poi dal dischetto, Calhanoglu ha chiuso il cerchio. A quel punto è bastato attendere, col cronometro in mano, fino al triplice fischio. Ma la domenica è ancora lunga: la festa è appena cominciata.
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