Una delle qualità della nuova Inter di Luciano Spalletti maggiormente esaltate è sicuramente la crescita del reparto difensivo, considerato l'anello debole della squadra negli scorsi anni: sotto le guide De Boer-Pioli, la difesa faceva molta fatica e spesso incappava in errori grossolani, per poi crollare totalmente alla prima difficoltà. Ora, invece, prende sì ancora qualche gol di troppo, come scrive La Gazzetta dello Sport, ma il rischio è calcolato. Sette gol subiti nelle ultime sei giornate contro i due delle prime sei: curioso come il numero delle reti incassate sia aumentato proprio quando la coppia Gagliardini-Vecino ha cominciato a rodare, nonostante debba garantire più copertura rispetto allo schieramento di Borja Valero in mediana.
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Inter, ecco la nuova difesa di Spalletti: prende gol, ma gioca e costruisce. Il tecnico…
La Gazzetta dello Sport analizza i progressi del reparto difensivo nerazzurro
Difficile, scrive la Rosea, trovare una causa, ma, escludendo lo strabiliante Milan Skriniar, c'è sicuramente stato qualche calo individuale: Handanovic, dopo i miracoli del derby e a Napoli, ha letto male entrambi i gol della Sampdoria, per poi combinare la cosiddetta 'frittata' insieme a D'Ambrosio a Verona. Lo stesso terzino ha sofferto molto gli attaccanti del Torino. Ma la difesa dell'Inter, quest'anno, ha una caratteristica particolare: basta rinvii lunghi alla viva il parroco, ma si gioca la palla dal portiere. Il rischio di errore è più alto, certamente, ma Spalletti ha già calcolato tutto: nel caso in cui si riesca ad uscire dal pressing, si ha diverso campo per attaccare. E a Napoli a tratti, e con la Sampdoria per 70 minuti, questo si è visto: Spalletti lo sa, la chiave per l'Inter è sicuramente la costruzione del gioco.
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