LEGGI ANCHE
"Pazienza è la parola che più si maneggia negli ultimi giorni in cui è cambiata la bandiera all’ultimo piano di viale della Liberazione. Quella di Oaktree sarà proprio una gestione... paziente, di medio-lungo periodo, senza richieste immediate di tagli dolorosi, ma con un orizzonte di risparmi già tracciato. Il pareggio di bilancio è dietro l’angolo e, senza angoscia, sarà raggiunto con la guida californiana. La «stabilità operativa e finanziaria» citata nel comunicato con cui Oaktree si è presentata non è dunque un accessorio, ma la precondizione per presentare un club ancora più appetibile sul mercato. Ma anche in questo caso non c’è fretta: “pazienza”, si torna sempre lì".
"Non si può prescindere dalla performance del campo, soprattutto in una stagione che dà l’occasione di competere su cinque fronti. Dallo scudetto e dalla Supercoppa italiana da difendere alla cara vecchia Coppa Italia, passando per il piatto ricco della nuova Champions League e del Mondiale per club. L’Inter tornata vincente dovrà restare tale, come da messaggio iniziale del fondo, con un principio di delega molto forte per chi continuerà a governare l’area sportiva. Insomma, il modello tracciato negli ultimi tre anni segnati da sessioni di mercato chiuse in attivo non cambierà. Anzi, se possibile, le deleghe per Beppe Marotta cresceranno: la ditta formata dall’a.d. e dal d.s. Piero Ausilio continuerà ad agire con gli stessi presupposti ed uguale creatività. Tradotto: niente nuovi capitali dall’alto ed equo rapporto tra entrate e uscite. Restano strategici i tre rinnovi sul tavolo, da quelli ormai trovati per Nicolò Barella e Simone Inzaghi, a quello più complesso per Lautaro Martinez, almeno a vedere quanto il suo agente Alejandro Camaño agiti le acque davanti a un microfono. L’orizzonte di spesa non è cambiato rispetto all’era Zhang. Con uguale ottimismo si aspetta che Lautaro e il suo procuratore si avvicinino al club", aggiunge Gazzetta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA