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Inter, era Oaktree: pareggio di bilancio e squadra al top. Mercato in attivo, su Lautaro…

Andrea Della Sala Redattore 
La nuova proprietà dell'Inter vuole mantenere il club competitivo, ma anche raggiungere il pareggio di bilancio in breve tempo

Ieri sera è arrivata anche la nota dell'Inter che ha ufficializzato il passaggio a Oaktree. Non sarà un passaggio di breve durata, il fondo vuole rivalutare il club, mantenerlo competitivo, risanarlo e poi  a quel punto cercare un compratore.

"Mentre viene confermato il blocco di manager italiani che ha rimesso i nerazzurri in cima, i nuovi proprietari di Oaktree cercano una strada indipendente nella gestione del club. Durerà qualche anno almeno, si faranno le valigie solo quando la società varrà più di ora e alla porta busserà un compratore credibile. Intanto, l’Inter americana ha iniziato la sua avventura in autonomia in attesa di avere un organo di governo che abbia proprio il fondo californiano come baricentro: per il nuovo Cda serviranno tre settimane circa", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Pazienza è la parola che più si maneggia negli ultimi giorni in cui è cambiata la bandiera all’ultimo piano di viale della Liberazione. Quella di Oaktree sarà proprio una gestione... paziente, di medio-lungo periodo, senza richieste immediate di tagli dolorosi, ma con un orizzonte di risparmi già tracciato. Il pareggio di bilancio è dietro l’angolo e, senza angoscia, sarà raggiunto con la guida californiana. La «stabilità operativa e finanziaria» citata nel comunicato con cui Oaktree si è presentata non è dunque un accessorio, ma la precondizione per presentare un club ancora più appetibile sul mercato. Ma anche in questo caso non c’è fretta: “pazienza”, si torna sempre lì".

"Non si può prescindere dalla performance del campo, soprattutto in una stagione che dà l’occasione di competere su cinque fronti. Dallo scudetto e dalla Supercoppa italiana da difendere alla cara vecchia Coppa Italia, passando per il piatto ricco della nuova Champions League e del Mondiale per club. L’Inter tornata vincente dovrà restare tale, come da messaggio iniziale del fondo, con un principio di delega molto forte per chi continuerà a governare l’area sportiva. Insomma, il modello tracciato negli ultimi tre anni segnati da sessioni di mercato chiuse in attivo non cambierà. Anzi, se possibile, le deleghe per Beppe Marotta cresceranno: la ditta formata dall’a.d. e dal d.s. Piero Ausilio continuerà ad agire con gli stessi presupposti ed uguale creatività. Tradotto: niente nuovi capitali dall’alto ed equo rapporto tra entrate e uscite. Restano strategici i tre rinnovi sul tavolo, da quelli ormai trovati per Nicolò Barella e Simone Inzaghi, a quello più complesso per Lautaro Martinez, almeno a vedere quanto il suo agente Alejandro Camaño agiti le acque davanti a un microfono. L’orizzonte di spesa non è cambiato rispetto all’era Zhang. Con uguale ottimismo si aspetta che Lautaro e il suo procuratore si avvicinino al club", aggiunge Gazzetta.