00:32 min

copertina

Inter, Eriksen ormai non teme rivali. E ora la filastrocca è completa

Daniele Mari

La rivoluzione di Christian Eriksen è ormai completa: da ultima ruota del carro, messo ufficialmente sul mercato, a titolare fisso

Come cambiano le umane sorti. Sicuramente, Christian Eriksen può diventare manifesto della capacità dell'uomo di cambiare il suo destino nel giro di poche settimane. Aiutato dalla buona sorte e dal duro lavoro.

Eriksen, a gennaio, era con un piede e mezzo, forse due, fuori da Appiano Gentile. Testa bassa, svilito e depresso da quel ruolo di ultima ruota del carro da cui non sembrava in grado di emergere. "Non funzionale".Un'etichetta pesante, pesantissima se pronunciata ufficialmente.

E la cessione ormai prossima. Ma nessun club si è fatto avanti concretamente per soddisfare l'Inter. Eppure le richieste erano tutt'altro che esose. Pagate lo stipendio, il prestito oneroso e avrete un giocatore che ha dominato le statistiche in Premier League. Niente, la crisi Covid ha prosciugato i conti di tutta Europa, nessun club ha avuto il coraggio di puntare su Chris.

L'unico tentativo è arrivato da Roma: "Scambiamo Dzeko con Eriksen?". No secco dell'Inter, che già aveva intuito la precarietà del centrocampo a livello di alternative. Tutto confermato: Sensi da X files, Vecino appena tornato, Vidal sempre acciaccato. Perdere Eriksen senza sostituirlo era un lusso esagerato.

Poi è arrivato il gol al Milan, le buone prestazioni in un ruolo non suo. E alla fine la svolta, il clic mentale. Nessun cambio di ruolo, Eriksen può emergere come mezzala anche in una squadra di Conte. Da quel momento, il danese non ha temuto rivali. Tolto il posto a Vidal, relegato in panchina Gagliardini, mai temute le rimonte degli acciaccati Sensi e Vecino.

Eriksen è un titolare inamovibile di questa Inter. E ora la filastrocca, che si era fermata a 10 giocatori su 11 (sempre quelli, sempre loro) è completa. La formazione dell'Inter è fissa, quasi figlia di un calcio antico.

Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen, Perisic, Lautaro, Lukaku. Undici giocatori, undici titolari fissi. Una novità assoluta nel calcio delle cinque sostituzioni. Ma anche questo è un punto di forza dell'Inter di Conte. Erano 10 sicuri e un ruolo ballerino. Ora sono undici su undici. E l'undicesimo è proprio lui: Christian Eriksen.