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ESCLUSIVA Festa: “Inter, Suning vende. Futuro USA ma non Oaktree. InterSpac…”

Marco Macca

Possiamo dire che a tutta questa situazione abbiano contribuito in maniera determinante le direttive arrivate dal governo cinese sugli investimenti nel calcio?

E' vero a metà. L'interesse di Pechino nei confronti del calcio è sempre stata una grande fantasia. La Cina non si è mai interessata al calcio in modo concreto, tranne in un breve periodo in cui il governo cinese ha provato a investire in Occidente. La Cina inizialmente voleva investire in altri settori, ma il calcio era un grande veicolo pubblicitario. Quando si sono accorti che non serviva, dati gli investimenti in altri settori, il calcio è tornato a interessare zero. L'esempio è il campionato cinese, che doveva essere l'espressione del movimento interno: è stato molto depotenziato, tanto è vero che gli sponsor non possono più nemmeno associare i loro nomi alle squadre. Suning ha lasciato fallire la squadra campione. Questo la dice tutta.

Nei prossimi anni, a meno di un cambio di rotta che ritengo improbabile, la Cina sarà totalmente fuori dal calcio. In conseguenza di ciò, incentiverà i propri gruppi sì a crescere all'estero, ma in altre aree. Detto questo, il gruppo Suning ha avuto grosse problematiche, sia per l'impatto del Covid sul proprio giro d'affari, sia per l'andamento negativo nel retail, nell'immobiliare e nell'intrattenimento. Il tutto è capitato quando Suning doveva ripagare dei prestiti obbligazionari da diverse centinaia di milioni di euro. Di conseguenza, a Nanchino hanno deciso di cedere delle quote delle proprie società allo stato.

I soldi incassati, visto che Pechino non è interessata al calcio, non andranno mai a finanziare un'attività del genere, tanto più all'estero. Serviranno piuttosto a Suning a stabilizzarsi in Cina, per evitare di licenziare dipendenti. Suning non può in alcun modo portare capitali fuori dalla Cina per il calcio. Potrebbe farlo solo attraverso altre controllate nel mondo: per esempio, il gruppo ha delle partecipazioni in Giappone. Tranne sorprese, l'Inter per il prossimo anno o anno e mezzo non avrà soldi da Suning, ma dovrà andare avanti con le proprie gambe. La grande attesa è per i diritti televisivi, con la speranza che possano portare maggiori introiti.

La tempistica di un anno è in relazione alla somma ricevuta da Oaktree?

Sì, quei 275 milioni di euro serviranno nel prossimo anno e mezzo per stipendi e pagamenti. Dopodiché, se l'Inter non andrà a generare cassa, cosa che vedo difficile, si porrà nuovamente il periodo della liquidità.

Come dobbiamo interpretare la mossa della proprietà dell'Inter di ottenere il finanziamento? Semplice 'istinto di sopravvivenza' oppure il tutto rientra in una strategia più ampia?

Probabilmente, Zhang ha fatto delle scelte sbagliate. Inizialmente, l'intenzione era di cedere il club...

Anche se Steven Zhang ha dichiarato di non aver ricevuto offerte ufficiali...

Bisogna specificare. Offerte ufficiali scritte su carta non sono arrivate, ma c'era un soggetto interessato come BC Partners, che ha effettuato una due diligence e che aveva fatto una sua proposta da 650-700 milioni di euro. Zhang ha rifiutato senza nemmeno arrivare alle carte. L'intenzione, comunque, era vendere. Il no a BC Partners è arrivato anche per la prospettiva Superlega: ingolosito dai 300 milioni della Superlega, che avrebbero risolto i problemi dell'Inter, Steven Zhang ha detto no. Ma la Superlega è stata un fallimento, oltre che una caduta d'immagine per i nostri club italiani.

A quel punto, Zhang si è ritrovato con un pugno di mosche in mano. Non è riuscito più a vendere e, al contempo, ha avuto la necessità di avere un finanziamento per salvare la società. Senza quei soldi, il club sarebbe stato in grossi problemi, perché avrebbe dovuto pagare i giocatori senza avere il denaro necessario, con conseguenti sanzioni. Sono molto critico su questo, perché ritengo che Zhang avrebbe dovuto uscire dall'Inter, accettando una minusvalenza, ma dando maggiori certezze al club con un nuovo azionista in grado di spendere di più. Sarebbe stato meglio per i tifosi. In questo modo, invece, resta l'incertezza. La situazione, pur con soggetti diversi, è la stessa che ha vissuto il Milan con Li ed Elliott.

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