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E' stato un mese di maggio dai due volti per i tifosi dell'Inter, ancora una volta proiettati su montagne russe non adatte ai cuori deboli. Solo pochi giorni dopo aver festeggiato il 19° scudetto della storia nerazzurra, infatti, il popolo interista è piombato nell'incertezza e nelle domande su un futuro ancora tutto da scrivere. Il primo scossone è stato l'addio dell'allenatore campione d'Italia, Antonio Conte, che non ha ritenuto accettabile il nuovo corso fatto di sacrifici e taglio dei costi. E, in attesa della prima cessione top (tutto lascia pensare che sarà Hakimi), Zhang ha dettato la linea: via a ingaggi pesanti, riduzione delle spese. Per approfondire la questione, FCInter1908.it ha contattato Carlo Festa, tra le prime firme de Il Sole 24 Ore.
Cosa possiamo dedurre dalle parole di Zhang dei giorni scorsi?
Il problema dell'Inter a livello finanziario è dovuto alla salute del gruppo Suning. Il club nerazzurro per tanti anni ha avuto per un assetto proprietario certo e definito. Questo è un aspetto che dà serenità a tutto l'ambiente. Adesso, questa certezza non c'è più. Non si sa chi sarà il proprietario dell'Inter fra un anno. Dunque, non si può indicare un piano di crescita e di sviluppo definito e certo in questa situazione.
Zhang ha tenuto il club quando poteva cederlo tra gennaio e febbraio. Ma, così facendo, si è indebitato fortemente. Non ha ulteriormente indebitato l'Inter, che ha già debiti per quasi 400 milioni, ma il veicolo azionista lussemburghese che fa capo alla famiglia. Lo ha fatto mettendo in pegno le azioni del club nerazzurro. In un certo senso, dunque, il futuro dell'Inter è commissariato da Oaktree, che in qualunque momento non vengano rispettate le condizioni prestabilite dal prestito, diventerebbe di diritto e velocemente nuovo proprietario della società.
Qual è la situazione dal punto di vista strettamente economico?
La situazione economica dell'Inter non è delle migliori, anche se nel calcio viviamo una situazione da 'mal comune, mezzo gaudio'. L'Inter, rispetto ad altre squadre, ha due debolezze nel bilancio: da una parte l'indebitamento, che vede due bond da 375 milioni in scadenza nel 2022, da rimborsare o rifinanziare; la seconda debolezza è data dal fatto che l'Inter, al momento, brucia soldi e non genera cassa.
Per ovviare a questo problema, ci sono due soluzioni: la prima è che vengano continuamente fatti degli aumenti di capitale, ma abbiamo visto che Suning non può portare fuori denaro dalla Cina; la seconda è ridurre i costi aumentando i ricavi, che è poi quello che stanno cercando di fare i dirigenti dell'Inter. Ma non è una missione semplice, anche perché l'Inter ha un monte ingaggi elevato complicato da tagliare, dato che c'è il rischio di indebolire la squadra. La situazione è complessa, anche se sono coinvolti tutti. Ma l'Inter, come detto, è messa peggio, dato che deve affrontare la situazione relativa all'indebitamento e alla scadenza dei bond.
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