Una cavalcata incredibile culminata con la vittoria della seconda stella proprio nel derby. Non poteva essere più bello questo scudetto dell'Inter, a lungo inseguito e arrivato in una gara, quella col Milan, che porta dentro mille significati. Il Corriere della Sera sceglie le cinque facce dello scudetto numero venti della storia nerazzurra. "C’è quella foto, scattata subito dopo la vittoria al 95’ a Udine due settimane fa, che parla da sola. Simone Inzaghi viene abbracciato da Barella e Calhanoglu e l’azzurro, commosso per una vittoria che vale lo scudetto, sembra quasi aggrappato al suo allenatore. Perché questa, più delle due precedenti, è stata la vera Inter di Inzaghi, senza primedonne, con tanti leader, uomini chiave che sono cresciuti sotto la gestione di Simone, fino a diventare indispensabili".
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Le 5 facce da scudetto. Questa è stata la vera Inter di Inzaghi. C’è una foto che parla da sola
Una cavalcata incredibile culminata con la vittoria della seconda stella proprio nel derby
"Lautaro per la prima volta era la stella assoluta dell’attacco e non ha tradito. Thuram, coetaneo dell’argentino, era al debutto in un calcio nuovo e in una squadra costruita per vincere: dopo un paio di mesi sembrava dentro al gruppo da sempre. Calhanoglu ha iniziato a fare il regista l’anno scorso per l’infortunio di Brozovic e in poco più di una stagione è diventato un riferimento nel suo ruolo. Così come Dimarco, già nella top 11 della Champions dello scorso anno (assieme a Bastoni) e lo stesso Barella. Per vincere gli scudetti servono giocatori forti, ma se ci sono allenatori che ne esaltano le qualità e li aiutano a migliorare, allora è tutto più facile".
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