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Inter, fiducia a Spalletti ma serve virata netta. Traghettatore? No Capello, l’ipotesi viva…

Le ultime sul futuro della panchina nerazzurra

Daniele Vitiello

Beppe Marotta è stato chiaro nella giornata di ieri: non ci sarà alcun ribaltone in panchina, Luciano Spalletti gode ancora della fiducia della dirigenza dell'Inter e del presidente Zhang. Ora, però, come sottolineano i colleghi della Gazzetta dello Sport, serve un'inversione di rotta: "La società si aspetta una virata netta nel prossimo ciclo di partite, ma è fiduciosa che non sarà necessario testare vie alternative. La suggestione Fabio Capello, nata in quanto tecnico della società «sorella» Jiangsu Suning, non è mai stata presa in considerazione, mentre se le cose dovessero precipitare resta viva l’ipotesi Cambiasso. Un ex di peso, alla prima panchina (assistente di Pekerman al Mondiale con la Colombia), come traghettatore fino a fine stagione. Conte non è disponibile a subentrare in corsa e poi, dice Marotta, «Sono mesi e mesi che non lo sento»".

Inversione di rotta che deve inevitabilmente partire anche dallo spogliatoio: "Il giorno dopo la sconfitta col Bologna, che aveva amareggiato e preoccupato tutto l’ambiente interista, la parola d’ordine è «uscirne insieme». La ha ribadita il tecnico ieri mattina prima della seduta di allenamento, quando ha tenuto a colloquio la squadra, chiedendo una reazione immediata ai suoi giocatori. L’ha ripetuta ancora Marotta, che ha sottolineato che «abbiamo quattro punti in meno rispetto all’anno scorso» e che ha spostato un po’ la pressione anche verso i giocatori: «Uno degli aspetti critici di questo gruppo è la mentalità: deve essere vincente, per arrivare ai nostri obiettivi. Serve trovare cultura della vittoria, senso di appartenenza e continuità. I giocatori sono giovani, devono capire che per raggiungere le cose difficili serve ancora più abnegazione che in passato». Fra i singoli in questo discorsi c’è il capitano Icardi, ma anche il Ninja, per il quale il «timoniere» si era speso: «Nainggolan ha avuto delle difficolta di inserimento, con prestazioni non consone al suo livello, ma il primo a esserne consapevole è lui. Parla quotidianamente con Spalletti, quando emergerà la sua professionalità tornerà quello che conosciamo». E l’Inter tornerà a navigare in acque più tranquille, si augurano in società. I giudizi non saranno immediati, ma il tempo non è infinito".

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