- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Spesso si dice che la forza di una squadra si veda anche dalle certezze che ha. L'Inter di Walter Mazzarri riparte da una fondamentale certezza: la formazione. Il tecnico toscano, in un lasso di tempo relativamente breve, ha trovato la quadratura del cerchio. Certamente per quanto riguarda lo schema, quasi totalmente anche per quanto riguarda gli uomini.
Il 3-5-2 di Mazzarri è ormai entrato nella testa dei giocatori, che hanno ruoli ben definiti e non vivono situazioni ambigue, mai costretti a sdoppiarsi in posizioni non sempre naturali.
Ma anche l'undici iniziale comincia ad essere ben noto a tutti. Ci sono almeno 9/11 della squadra che sono ormai consolidati: Handanovic, Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, Jonathan, Cambiasso, Alvarez, Nagatomo, Palacio. Questi, al netto di infortuni e squalifiche, sono gli intoccabili di Mazzarri.
Restano scoperte, o comunque variabili, due caselle: quella del secondo interno e quella del trequartista/seconda punta. In ballo ci sono 4 giocatori: Guarin, Taider, Kovacic e uno tra Milito e Icardi.
In questo momento Mazzarri ha trovato la quadratura con Taider interno e Guarin in appoggio a Palacio ma l'impressione, in questo caso, è che questa sia una soluzione temporanea. Il passaggio alle due punte è sempre stato prioritario per Mazzarri, che ha ammesso candidamente che con un Milito sano la trasformazione dal 3-5-1-1 al 3-5-2 sarebbe già avvenuta.
Dando per scontata l'evoluzione verso la soluzione col doppio attaccante, è evidente come sia Guarin sia Kovacic rischino di trovarsi in una posizione piuttosto precaria. Con due punte e Alvarez interno di centrocampo, il dinamismo di Taider può risultare indispensabile per Mazzarri.
In attesa del ritorno di Milito e Icardi, quindi, sia il colombiano che il croato dovranno guadagnarsi in campo fiducia e conferma anche con la squadra a ranghi completi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA