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Non era bastato il covid19 a stravolgere l'ambiente nerazzurro. Le polemiche che sono conseguite quando l'ATS ha deciso di fermare l'Inter e quindi di conseguenza la gara con il Sassuolo non erano quelle attese. Anche perché si tratta di questioni di salute. Il coronavirus ha dato vita ad una pandemia mondiale. Non è una comune influenza come si diceva in tempi non sospetti. L'Azienda della Tutela alla Salute ha deciso di stoppare allenamenti e partite per il timore che potesse essersi diffuso un focolaio nella rosa nerazzurra. E che questo focolaio potesse essere della variante del covid19, quella inglese. Molto più contagiosa.
Le polemiche hanno riguardato "la fortuna" dell'Inter, di essersi ritrovata quattro contagiati alla vigilia della pausa delle Nazionali. "La fortuna" di non giocare la partita con il Sassuolo (che in settimana aveva giocato contro il Torino) perché senza troppi casi (che poi una partita ogni squadra potrebbe chiedere di rinviarla senza problemi, è il regolamento. Ma tant'è).
Di fortuna ha parlato Pirlonella sua conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Benevento. E La Gazzetta dello Sport sostiene che le sue parole non sono state molto apprezzate in casa nerazzurra. (LEGGI QUI IL PEZZO COMPLETO) Ovviamente. La società nerazzurra - spiega la rosea - considera un danno non aver giocato ieri sera perché aveva un vantaggio psicologico in classifica sulla Juve. E potrebbe esserci addirittura una beffa se l'ATS alla fine decidesse di far partire i Nazionali.
Non è più rigida la posizione dell'ATS sulle partenze degli interisti qualora non ci fossero altri tamponi positivi. Ma il rischio delle Nazionali i nerazzurri lo conoscono bene perché tanti suoi giocatori, ad ottobre, si sono ammalati proprio durante le convocazioni. Come ad esempio Bastoni e Skriniar. Arriveranno altri tamponi nelle prossime ore e saranno determinanti i risultati che arriveranno lunedì.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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