Se in campionato non ha ancora avuto lo spazio che avrebbe voluto, in Champions invece il discorso è totalmente diverso. Sottolinea infatti la rosea: "Frattesi da interista vive comunque due vite, una italiana e una europea. In Serie A ha messo in fila appena 302 minuti e l’unica da titolare l’ha giocata a Empoli a fine settembre, praticamente un secolo fa. È sempre stato il primo cambio delle due mezzali nell’ultimo quarto. Eppure a volte gli sono bastate le briciole per saziarsi, come nel caso del gol trovato nel derby. In Champions, invece, l’alternanza scientifica di Inzaghi lo ha premiato spesso. Dopo la panchina a San Sebastian e un risentimento ai flessori della coscia destra che gli ha tolto la possibilità di giocare la prima a San Siro col Benfica, ha fatto 270’ su 270 nelle successive tre".
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