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E se gli scontri diretti sono sempre stati un’opportunità e non un ostacolo per l’Inter, ora alle porte ci sono Juve, Napoli e Lazio.
“È l’occasione per fare il vuoto. Per segnare la differenza. La scorsa stagione furono proprio le grandi sfide a far recuperare all’Inter i punti necessari per rientrare tra le prime quattro in classifica: nel girone di ritorno, contro le squadre fino all’ottavo posto, arrivarono cinque vittorie e due sconfitte”.
L’obiettivo è togliere certezze alla Juventus, come successo col Milan dopo il 5-1 nel derby.
“Inzaghi vuole preparare come fosse un ultimo atto - aggiunge La Rosea -. Contro la Juventus, quando si tratta di gestire una gara secca o comunque un’eliminazione diretta e non una gara di campionato, ha vinto cinque volte su sei”.
L’allenatore dell’Inter sa come si fa e non ha il pensiero della Champions League e della trasferta di Lisbona dopo il pass per gli ottavi ottenuto con due turni d’anticipo.
I nerazzurri corrono come il primo anno i Conte, con 31 punti in 12 gare, con la differenza che questa volta sono primi.
"Staff tecnico e staff medico sono in costante contatto con i giocatori. Non si può certo raccomandare di non impegnarsi al massimo, questo è persino banale ribadirlo. Ma certamente un confronto costante con chi cambia la tipologia di lavoro che normalmente svolge ad Appiano non può che aiutare, per evitare problemi quantomeno durante gli allenamenti".
I parametri fisici sono ottimi e la sfida con la Juve arriva nel momento giusto. Inoltre c’è l’aspetto legato alle trasferte: fuori casa l’Inter ha solo vinto, pareggiando tra campionato e Champions solo sul campo della Real Sociedad.
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