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Inter, già pronta la rivoluzione: solo 2 gli incedibili, gli scenari reparto per reparto

Riccardo Fusato

L'Inter si appresta all'ennesima rivoluzione sul mercato: sarà un'estate di fuoco per Sabatini e Ausilio

Mai come quest'anno, in un clima di rifondazione totale, l'ultima giornata di campionato per molti giocatori dell'Inter sarà una domenica di addio. Anche perché l'ordine arrivato da Nanchino e trasmesso lunedì a Roma da Stevan Zhang sia Walter Sabatini che a Piero Ausilio è quello di considerare cedibili tutti i giocatori della rosa. Certo, ci sono poi delle eccezioni come possono esserlo Gagliardini e Icardi: l'argentino nell'ultimo periodo ha deluso, più come capitano che come calciatore, ma rimane un profilo di altissimo livello, un giocatore che a 24 anni ha segnato 78 gol con l'Inter, superando gente come Milito, Eto'o e Ibrahimovic. Inoltre Icardi pare piaccia molto a Luciano Spalletti, prossimo tecnico dell'Inter a meno di clamorosi sviluppi da Conte fra sabato e lunedì. E guardando chi domenica sarà in campo o in panchina contro l'Udinese, si può affermare che metà rosa dell'Inter fra tre giorni saluterà San Siro e i suoi tifosi. E, tolti rari casi come Palacio, in scadenza di contratto, non ci saranno molti applausi dagli spalti.

LA DIFESA - Tolto D’Ambrosio che ha appena rinnovato il contratto e sarà un utile jolly difensivo, tutti gli altri componenti della retroguardia sono in bilico, a partire da Handanovic (anche se l’arrivo di Padelli è un indizio di conferma) e Carrizo (finisce il contratto). Sicura la cessione di Murillo, ma hanno il foglio di via, a meno di valutazioni differenti da parte del futuro allenatore, anche Santon, Nagatomo, Yao e Sainsbury. Da capire il futuro di Miranda: il brasiliano ha deluso sotto l’aspetto della leadership e se dovesse arrivare una buona offerta, verrà venduto. Andreolli, in scadenza di contratto, dovrà valutare la sua posizione anche perché senza la vetrina dell’Europa League potrebbe rischiare un campionato da quarta, quinta scelta fra i centrali. Medel, considerando la sua duttilità, dovrebbe invece rimanere così come dovrebbe avere una seconda possibilità Ansaldi (out con l’Udinese).

IL CENTROCAMPO - Stesso copione a centrocampo dove il solo Gagliardini rimarrà di sicuro: Kondogbia, Brozovic e Banega sono i principali canditati a rimpolpare il tesoretto e mettere a posto il bilancio per il Fair Play Finanziario, mentre Joao Mario - a rischio tribuna insieme a Gabigol per l’insubordinazione con la Lazio -, alla fine resterà cercando di rivalutare i 45 milioni investiti.

L'ATTACCO - Quasi scontata la partenza di Biabiany (Conte però a gennaio lo voleva al Chelsea) e il prestito di Gabigol. In dubbio Eder - l’Inter lo vuole tenere, ma lui nell’anno del Mondiale potrebbe chiedere di partire per giocare con maggiore continuità - così come Perisic: l’Inter fino a qualche giorno fa aveva previsto la sua cessione per incassare 50-55 milioni, ma Spalletti lo vede al centro del proprio progetto tecnico.

(Tuttosport)