Sarà finale contro la Fiorentina, proprio come l’anno scorso. L’Inter di Vecchi propone il bis superando la Juventus in semifinale e meritando la vittoria. Superiori tatticamente e tecnicamente i nerazzurri, che in campo hanno dimostrato di avere calciatori maggiormente pronti a quello che sarà il salto tra i grandi. Un gruppo solido e compatto, reso maggiormente coeso dal perfetto polso di Stefano Vecchi, impetuoso sergente che nulla perdona a chi si mostra distratto o fuori dal coro anche solo per un momento. Basti chiedere a chi questa sera la partita l’ha risolta, ovvero a Nicolò Zaniolo, di gran lunga il miglior calciatore della rosa, ma redarguito e tenuto fuori a lungo perché poco sul pezzo.
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Inter, gioiellini in vetrina. Mezza serie A prova il colpo: la classifica dei più richiesti
Sui "baby" di mister Vecchi è già forte l'interesse di numerose squadre professionistiche
I MIGLIORI IN CAMPO - Ausilio guarda e apprezza, consapevole che certi risultati aiutino anche ad attrarre l’interesse delle squadre professionistiche verso i propri talenti di casa. E di gioielli l’Inter ne ha davvero tanti, in ogni zona del campo, non a caso in tribuna erano presenti molti osservatori per assistere alla partita. Su tutti hanno hanno ben figurato Emmers (male nel primo tempo e benissimo nel secondo), Zaniolo, Valietti, Bettella, Pissardo e Pompetti, quest’ultimo addirittura un classe 2000 che in campo si è ritrovato a battagliare contro calciatori di due anni più grandi, un dettaglio che in queste categorie fa la differenza.
Sampdoria, Cagliari, Parma, Genoa, Chievo, Sassuolo e Bologna: sono tantissime le squadre di A che si stanno muovendo per i baby nerazzurri, per non parlare di quelle della categoria cadetta. Il più pronto tra questi è sicuramente Zaniolo, richiestissimo dal Benevento, in scia arriva immediatamente Emmers, nel mirino di Chievo e Sampdoria. dove c’è Giampaolo che lo apprezza particolarmente. Sarà una lunga estate anche per loro, ma adesso c’è ancora una finale da giocare. Infine attenzione anche a Bettella, che in prospettiva in tanti considerano più forte di Lombardoni.
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