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Tre punti fondamentali. L'Inter batte 1-0 l'Atalanta soffrendo, ma conquista una vittoria importantissima in ottica scudetto e si riporta a +6 sul Milan. Terzo scontro diretto vinto nel girone di ritorno dopo quelli contro Lazio e Milan, quarto nel 2021 considerando anche quello contro la Juve. Vittoria pratica, sofferta, importante e che dimostra grande solidità da parte della formazione di Conte. Un grosso grazie ai tre difensori.
Questa Inter ha imparato il significato della parola sacrificio. Ed è l'insegnamento più importante impartito dall'allenatore. Grande rispetto verso l'Atalanta, squadra che può fare male a qualunque avversario, ma Conte ha messo in campo un'Inter pratica, solida, un grande gruppo. E lo si vede da tante piccole cose: Lautaro che, dopo aver corso come un matto, si piazza sulla linea dei centrocampisti a fare densità e a disturbare l'avanzata dell'Atalanta; Eriksen che entra in campo e lo si nota più per i palloni sporcati che per le palle servite; i giocatori in panchina, anche quelli che stanno vedendo il campo con il binocolo, aspettano il fischio finale per esultare assieme ai compagni e poi quel pallone scagliato in tribuna da Eriksen, giocatore abituato a giocare palla e non a buttarla. Ma anche questo è il segnale che tutti condividono il credo del tecnico, che tutti remano nella stessa direzione. E diciamo che anche oggi il danese è stato un bel talismano: ingresso al 52', corner battuto da lui e gol al 54'.
L'importanza della gara ha fatto la differenza e ha sicuramente inciso sulla prestazione dell'Inter. La squadra di Conte nel secondo tempo ha rinunciato a giocare, si è tenuta i tre punti e ha respinto l'avanzata dell'Atalanta. La squadra di Gasperini ha tenuto il gioco, ma se poi andiamo a guardare i pericoli creati ad Handanovic troviamo due azioni da corner e un tiro di Muriel. E se vogliamo valutare le azioni in termini di pericolosità le due occasioni, una per tempo, capitate a Lukaku gridano ancora vendetta. Detto ciò, tutta l'Inter deve dire un grosso grazie ai tre difensori. È vero, sarebbe giusto parlare di fase difensiva, ma oggi la vetrina spetta Skriniar, De Vrij e Bastoni. Difesa estrema, grande unione e il gol decisivo è proprio dello slovacco. Grazie, un grosso grazie.
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